Uno screening del territorio ennese è stato avviato questa settimana, su input del commissario straordinario dell’Ato idrico, Pietro Lo Monaco, ed in collaborazione del direttore dell’ente, fissando un calendario di incontri.
La decisione di verificare criticità ed eventuali manutenzioni ordinarie o straordinarie, da cui potrebbero scaturire ulteriori interventi di spesa, è stato concordato nell’ambito dell’ assemblea dei sindaci dello scorso 29 giugno.
In quella occasione, il commissario Lo Monaco ha messo l’accento sulla necessità di “condivisione di un bene pubblico, come l’acqua, attraverso la partecipazione dell’intera collettività, rappresentata dai sindaci dell’ennese”.
Nonostante l’ente sia commissariato e dunque il suo vertice abbia pieni poteri decisionali, Lo Monaco ha dichiaratamente espresso la volontà di adottare la strategia della collaborazione, attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, a carattere permanente, per realizzare un modello di trasparenza e funzionalità, vicino agli interessi dei cittadini e in grado di rappresentare le esigenze e consentire agli stessi di conoscere e monitorare i processi di gestione di questo importante comparto e quindi di razionalizzazione e contenimento dei costi.
“Solo attraverso lo spirito di collaborazione - spiega il commissario - si può lavorare in piena armonia, valutando criteri e proposte da condividere.”
In questa ottica, Lo Monaco ribadisce la necessità di affermare il concetto di certezza sul sistema tariffario che ha visto lievitare i costi delle bollette, sulla scorta di ingenti risorse legate ad investimenti del piano d'ambito.
E dunque il lavoro da parte del soggetto pubblico prevede la mappa del servizio idrico, attraverso un cronoprogramma secondo il quale ogni comune potrà rappresentare le singole esigenze all’Ato idrico, impegnato in sopralluoghi di verifica nel territorio ennese. Oltre ad individuare processi in grado di consentire un vero e reale controllo pubblico dell’acqua Lo Monaco, con la collaborazione dei sindaci, intende adottare importanti iniziative finalizzate alla riduzione della bolletta in particolare attraverso la:
rimodulazione del margine lordo di autofinanziamento – con la richiesta alla Regione e allo Stato di un abbattimento della quota economica degli investimenti infrastrutturali gravanti in tariffa dal 39 % al 2% in maniera da ottenere una riduzione in bolletta;
conguaglio partite pregresse 2005 - 2011 – con l’invio all’AEEGSI di un motivato rapporto al fine di ottenere un contributo perequativo a copertura del debito pregresso che consentirà di ottenere in tariffa una riduzione di oltre il 10%;
ottimizzazione dell’attingimento della risorsa da pozzi e sorgenti – in quanto è già in atto una campagna di efficientamento attivata dall’Ato e realizzata dal Gestore per diminuire l’acquisto di acqua all’ingrosso da Siciliacque implementando la captazione sui pozzi del territorio a vantaggio di considerevoli economie sulla tariffa.
Relativamente all’accordo “bonario” con il gestore privato - la società Acqua Enna - Lo Monaco fa sapere di avere di fatto operato sulla base di varie richieste, quindi rivendica il raggiungimento di un risultato più volte auspicato dall’assemblea dei sindaci.
L’effetto aggregazione ha sancito, nell’ambito della passata riunione, un nuovo spirito di collaborazione, condiviso da quasi tutti i sindaci del territorio.
“Si intende avviare così - spiega Lo Monaco - un nuovo rapporto di collaborazione e di sinergia tra l’Ato e il territorio”.
In ordine alla dura presa di posizione del sindaco di Enna Dipietro, Lo Monaco sostiene di essere realmente dispiaciuto che “proprio il comune capoluogo si sia tirato fuori dalla concertazione, auto-escludendosi di fatto dai processi di partecipazione istituzionali che vengono attualmente intestati alla mia persona, in qualità di commissario dell’Ato. Faccio comunque presente, per dovere di cronaca, che ho accettato di gestire l’emergenza della Provincia e quella dell’Ato idrico solo ed esclusivamente con spirito di servizio e nell’esclusivo interesse dei cittadini ennesi”.