Scala mobile un altro passo avanti

Siglato lo schema di protocollo d'intesa tra la Provincia regionale di Enna e il comune capoluogo.

Cambierà il volto di questa città, rendendola moderna e funzionale. In un momento veramento buio per la crisi economica che di certo non ha risparmiato Enna, si riaccende la possibilità di rivedere cantieri aperti, maestranze al lavoro, e la speranza di cambiare rotta. 

E' di stamane la firma dello schema di protocollo d'intesa tra la Provincia regioanale di Enna e il Comune capoluogo per la realizzazione di quello che tecnicamente chiamano "un percorso meccanizzato per il collegamento tra Enna bassa ed Enna Alta", ai più conosciuto come scala mobile.

 Quella di stamane, è sembrata una scena di altri tempi, diversa dalle riunioni cariche di tensione per le tante emergenze che quotidianamente il commissario straordinario, Salvatore Caccamo e il Sindaco di Enna, Paolo Garafolo, affrontano con mille difficoltà.

 Oggi la visione è stata prospettica, i due vertici, accompagnati dai rispettivi responsabili degli uffici tecnici, hanno potuto mettere nero su bianco la volontà di andare avanti nella realizzazione di un percorso alternativo meccanizzato,che farà lasciare l'automobile, per recarsi ad Enna alta. Nel progetto sono previsti, infatti, due parcheggi multipiano, uno da 450 posti nei pressi della zona Pisciotto ed uno di 250 posti ad Enna bassa vicino il rettorato dell'università Kore. 

Come per ogni protocollo che si rispetta i due Enti si impegnano a compiere azioni concrete per consentire la realizzazione e la gestione dell'opera.

Si attende, adesso, il piano economico finanziario a cura dell'Università prima di passare tutto alla commissione regionale per la valutazione definitiva del progetto. 

Ricordiamo alcuni numeri significativi legati all'opera.

 Il costo complessivo è di 70 milioni di euro. Il sistema di realizzazione è quello di partenariato pubblico privato, ciò significa che per 35 milioni di euro partecipa il pubblico e per la rimanente il privato che avrà in cambio una concessione trentennale dell'opera. I soldi pubblici sono stati già individuati nell'ambito della programmazione comunitaria 2014/2020, anno 2014.    

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