A suon di musica inizia l'anno scolastico al "Napoleone Colajanni"

A dare il benvenuto alle matricole la neo preside, Silvia Messina

Rullo di tamburi, taglio del nastro, concerto, incontro con le istituzioni e standing ovation per Raissa, hanno reso speciale il primo giorno di scuola dell'Istituto d'istruzione secondaria " Napoleone Colajanni", che comprende il Liceo Classico, il Liceo di Scienze Umane e il Liceo Musicale. 

Tante le novità al suono della prima campanella a partire dalla neo preside, Silvia Messina che ha accolto, per prima nella sede storica del Liceo Classico di Enna, insieme ai rappresentanti delle forze dell'ordine, Questura e Arma del Carabinieri, della ex Provincia e della Prefettura, le nuove matricole e i loro genitori. Un incontro dal sapore non solo istituzionale ma che ha voluto creare le basi per un rapporto di collaborazione e di reciproca sinergia per garantire ai giovani dei validi e insostituibili punti di riferimento nel loro percorso di crescita, non solo scolastica.    

Grande festa, con il concerto del gruppo "Isteresi", composto da ex alunni del liceo di Scienze umane e Musicale, è stata riservata nella sede del Liceo di Scienze umane e Musicale per l'inizio delle lezioni nei locali dell'ex Liceo Linguistico. Una conquista sofferta dopo i disagi che gli studenti e il corpo docente hanno dovuto affrontare lo scorso anno per l'inagibilità della sede dell'ex Magistrale. 

E non poteva mancare all'appuntamento chi con passione, coraggio, testardaggine e determinazione non si arresa affinchè gli studenti avessero una sede idonea, una scuola tutta loro dove potere studiare serenamente.  

E così Raissa Rampello, oggi non più liceale, ha ricevuto l'applauso di tutti perchè grazie anche al suo impegno gli studenti hanno ottenuto ciò che desideravano. Ed è proprio lei a consegnare simbolicamente alla preside le chiavi dell'istituto e un libro che racconta la sua bella esperienza.   

Rivolgendosi alla platea racconta " Sono stata invitata dai miei professori che per me sono stati e sono fondamentali, visto che ho trascorso con loro i 4 mesi più difficili della mia vita. Quattro mesi senza dormire, giorni e notti passati al Liceo classico (sede che ci ha ospitati per quel lasso di tempo) fatiche, pianti e lotte, in nome dei nostri diritti e in nome di ciò che ci spettava. Questa sede. L'inaugurazione con un nastro che simboleggia il segno di un nuovo inizio per questa Istituzione, il mio augurio è che possiate vivere in questa scuola nella serenità più totale. Che ognuno di voi, tratti questa scuola come la cosa più preziosa che c'è che, detto da chi ha sudato per arrivare qui, possiate arricchire questa scuola di: colori, parole, canzoni e quanto di più bello c'è in ognuno di voi.  Vi lascio la mia eredità che sta in questo libro segno degli anni passati in questo liceo, in questa clessidra, segno del tempo passato e speso nel migliore dei modi per voi, e in questa chiave che rappresenta la mia promessa. (simbolica). Questa è la chiave della nostra scuola, è la chiave che ho promesso un anno fa ad ognuno di voi, e che adesso dopo aver lottato, posso consegnarvi. Godetevi questi cinque anni come i più belli della vostra vita e mettevi in gioco sempre, in ogni occasione, ognuno di voi ha potenzialità straordinarie, quindi non state a guardare in un angolo, buttatevi in sala e ballate".

Divertitevi studiando è così l'auspicio di Raissa ma anche di tutta la scuola.

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Categorie: La Provincia, IstruzioneNumero di visite: 4640

Tags: liceo Napoleone Colajanni

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