I rappresentanti di tutte le RSu delle Province siciliane hanno accolto l'invito dei colleghi di Enna e Caltanissetta e ieri pomeriggio si sono date appuntamento nella sede della provincia nissena.
Si è costituito, così un coordinamento regionale, che lavorerà in stretto contatto e a supporto delle segreterie sindacali siciliane. L'obiettivo sarà vagliare e proporre ipotesi e soluzioni, già sintetizzate in un dettagliato e puntuale documento firmato e approvato dall'assemblea. Esaminate le conseguenze devastanti, sui servizi e sull'occupazione, causate dai drastici tagli operati dal Governo nazionale in virtù della legge di stabilità che opererà, già a partire dal mese di maggio, a tutte e nove province un prelievo forzoso e gravosissimo, praticamente insostenibile.
Il coordinamento sottoporrà il testo, alla I commissione, che tornerà a ridiscutere nei prossimi giorni il disegno di legge, che stante alle dichiarazioni di diversi parlamentari, ritornerà in aula per essere approvato già nelle prossime settimane, e comunque prima della pausa estiva.
Un dato è certo. i conti non possono tornare e da qui a pochi mesi le ex Province non potranno più erogare i servizi essenziali e saranno ad altissimo rischio gli stipendi e ancora peggio i posti di lavoro, sia per il personale a tempo determinato che indeterminato.
Per il coordinamento non c'è più tempo da perdere, bisogna agire con determinazione e vigilare affinchè la legge che sarà esitata dall'Ars garantisca i posti di lavoro e i servizi ai territori.
Intanto, venerdì prossimo 15 maggio in contemporanea alle 11 in tutte e nove le province si terrà un' assemblea del personale per fare conoscere i rischi che gli enti stanno correndo e per definire una successiva azione di protesta a carattere regionale da programmare davanti palazzo dei Normanni.
In quell' occasione, una delegazione chiederà di incontrare il presidente della Regione,Crocetta.