Un sit-in in piazza Prefettura

Sindacati, istituzioni, dipendenti e cittadini insieme a difesa della Provincia contro i tagli del Governo Crocetta

Un sit in è previsto per venerdì mattina in piazza Prefettura. Ad organizzarlo le sigle sindacali  Cgil FP, Cisl FP, Uil FPL, Diccap, CSA,  il tavolo permanente e il comitato spontaneo dei dipendenti per la grave crisi finanziaria che vive l’Ente causata esclusivamente dai mancati trasferimenti del Governo Crocetta e dello Stato alla Provincia, unico ente,  insieme alla Provincia di Messina, a non potere chiudere il bilancio di previsione per il 2013.

La Provincia non chiude il bilancio non  perché la sua è stata una gestione dissennata ma solo perché il Governo Crocetta ha tagliato i trasferimenti di circa l’80 per cento. Considerato che l’Ente non ha una sua autonomia economica per mancanza di base imponibile ha una elevata dipendenza finanziaria dalla Regione. Premesso questo significa, da qui a brevissimo, che le scuole non riceveranno più un centesimo mettendo a rischio l’anno scolastico, che i portatori di handicap non potranno usufruire dei servizi di assistenza e che la viabilità provinciale non potrà essere oggetto di manutenzione e che nessuna programmazione può essere compiuta. 

Il problema non riguarda esclusivamente i dipendenti che rischiano nella migliore delle ipotesi la mobilità, ma ciascun singolo cittadino. La cancellazione di un territorio, di una identità territoriale ha inevitabilmente un effetto domino. A perdere è tutta la collettività e ogni segmento di essa, nessuno escluso. Il territorio si deprezza non ha più valore, soprattutto economico. Crollano i prezzi degli immobili, nessun imprenditore verrebbe ad investire in un territorio che rischia di diventare un quartiere periferico anonimo di un area metropolitana. 

La ripresa economica e lo sviluppo sostenibile dell’Isola non può prescindere dalle potenzialità delle aree interne ricche di risorse ambientali, culturali, ed economiche . Tale situazione investe quindi tutto il territorio ed è per questa motivazione che alla manifestazione di venerdì sono invitati tutti i sindaci dell'ennese, la deputazione parlamentare, e i cittadini di questo territorio.

Il messaggio è chiaro: il presidente della Regione dovrà trovare i fondi oppure il disastro economico sarà inevitabile. La beffa sarà anche che la Provincia di Enna non sarà contemplata nella riforma perché a quella data sarà già liquidata.

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