A piccoli passi verso lo zafferano

Una passione che diventa lavoro

La famiglia Mammana si presenta. Il padre, Carmelo, con la moglie Angela e i 3 figli, Chiara (12), Isabel (8) e Mattia Prospero (2).

Dopo la laurea in Economia e Commercio e 2 Master in Viticoltura e Enologia, il capostipite comincia a lavorare al Nord presso aziende di vino. Da qui l'amore per la terra.

I primi 5 anni di attività in Piemonte e scocca la scintilla.

Grazie ad amico, Carmelo visita il suo campo di zafferano. Curiosità, approfondimenti, storia ed usi sul prodotto le cui origini sono centuripine, come la sua cittadina d'origine.

Due anni fa, la decisione di rientrare in paese e scocca la scintilla: perché nel terreno di proprietà non  iniziare una nuova avventura?

L’area si presta perfettamente alla coltivazione e così nascono i primi bulbi. Ma pochi, per il momento meglio non strafare.

Gli esordi sono sempre un salto ad ostacoli. I dubbi sono tanti per Carmelo, ben presto, però vengono fugati  dai risultati.

Il secondo anno di lavorazione del prodotto, un vero exploit.

“ Non solo in termini quantitativi - dice Carmelo-  ma soprattutto in termini qualitativi.”

Tutto procede per il meglio, al punto che arriva il momento di iniziare ad ingrandire lo zafferaneto, sempre e comunque con l’aiuto di tutta la famiglia.

Il metodo di coltivazione è quello tradizionale con l’impiego di molte ore lavoro perché tutto va fatto manualmente: dalla piantagione dei bulbi, alla zappatura per eliminare erbe infestanti, fino alla raccolta.

La particolarità della coltivazione è la fase di separazione degli stimmi dal fiore. Fondamentale anche la tappa per garantire una qualità ad hoc e rigorosamente bio.

Il neo imprenditore va avanti per step. Secondo la strategia di Mammana e family  prima si perfeziona la coltura, poi si commercializza.

Il nome, però, si deve trovare. E dopo una serie di ricerche, eccolo: lo zafferano viene battezzato con “Safirano", cui si accosta una etichetta ad hoc, a cura di una grafica, sotto la lente di ingrandimento della signora Mammana.

Il resto è internet, social, dove si trova una apposita pagina, alla voce "Zafferano di Centuripe."

In cantiere anche un sito web che non mancherà ad essere lanciato a breve termine, con ricette e consigli annessi. L’idea che accarezza il coltivatore sarebbe quella di dar vita alla collaborazione con una scuola alberghiera, proprio per creare  ricette d’autore e nuovi modi di usare la spezia.

Tutto qui? Per nulla. C’è ancora da fissare il prezzo che è sempre alto, quando si parla di zafferano. Ed  invece  Mammana cerca di contenerlo, mantenendo, invece, al top la qualità, E perché non cominciare ad utilizzarlo come piccoli cadeaux?

La famiglia Mammana non ha esitazione. Lo ha già scelto come bomboniera per la prossima cresima della più piccola delle figlie. Questo, però, è solo l’inizio

 

 

 

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Categorie: CenturipeNumero di visite: 6224

Tags: zafferano Centuripe Mammana bio

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