Ok.Per Faraone all'incontro.
Se fosse per lui, Davide Faraone,sottosegretario allla Pubblica Istruzione e rappresentante del Governo Renzi in Sicilia, l'incontro potrebbe avvenire già domani, sabato, dalle 13 alle 14.
Inaspettamenente.,ieri pomeriggio, venerdì, arriva l' ok dalla sua segreteria.
Il politico vuole incontrare, a seguito di una nostra richiesta, i dipendenti delle ex Province, contrattisti e lavoratori a tempo indeterminato.
I tempi, però, sono molto stretti, e le Rsu di tutte e 9 le province siciliane comunicano di non potere organizaesi a stretto giro di posta .
In ogni caso si registra la volontà di un politico che , potrebbe, anzi dovrebbe, rappresentare al premeir Renzi la gravissima emegenza che riguarda gli Enti di secondo grado,ancorsa oggi in assenza di una legge di riordino.
Ad aggravare la questione, i prelievi forzosi del Governo che mandano al collasso servizi e dipendenti del territorio siciliano.
Si rischia la mobilità per la metà dei lavoratori, si tratta almeno di 3 mila e 500 lavoratori in tutta l'Isola che sarebbero gli esodati siciliani.
Precedente , questo, mai verificatosi, in quanto si tratterebbe di dipendenti pubblici.
Discorso a parte per i contrattisti, i quali non potrebbero avere garantita la proroga, in assenza di liquidità nelle casse provinciali.
Al di là delle eventuali promesse del politico, una cosa è certa: il livello di guardia è alto e dunque sarà, questo il messaggio a Faraone, l'unico politico che potrà redimere la intricata matassa, legata anche e soprattutto al mancato dialogo tra Governo siciliano ed Esecutivo nazionale.
Una bella gatta a pelare per il sottosegretario che dovrà fare più in fretta possibile, poichè i bilanci delle ex Province, pur avendo registrato una proroga di un mese, dovrebbero chiudersi il 31 luglio.
Ma nessun Ente è in grado di fare quandrare i conti.
Intanto le Rsu siciliane sono in contatto tra di loro per chiedere al politico lo slittamento dell'incontro,si dice, alla prossima settimana.