Province siciliane. Sit-in dei dipendenti nelle 9 Prefetture

Consegnato ai Prefetti il documento a firma del coordinamento delle Rsu delle Province siciliane e delle segreterie sindacali

Dalle 10 alle 12 di questa mattina in tutte le Prefetture della Sicilia i dipendenti  delle 9  province siciliane si sono dati appuntamento nelle rispettive sedi per manifestare, ai rappresentanti dello Stato, il gravissimo disagio in cui versano gli enti soppressi, oggi in procinto di dichiarare il default.

 Il sit-in è stato organizzato dal coordinamento delle RSU delle Province siciliane e dalle segreterie sindacali per porre l'attenzione su quella che si profila diventare una nuove emergenza sociale, a cui la politica è chiamata a porre rimedio.  

 La mancata approvazione di una legge regionale e il prelievo forzoso chiesto dallo Stato con la legge di Stabilità,  sta facendo precipitare nel baratro questi enti.

 Il danno ai territori avrà un effetto domino con ricadute pesanti sia in termini economici che occupazionali. 

Da qui a breve non potranno assicurasi i servizi ai cittadini.  Scuole, strade, assistenza ai disabili, tutela dell'ambiente, sostegno alle attività produttive questi i settori che subiranno la scure dei tagli lineari.

 A questo si aggiunge il dramma della impossibilità di salvaguardare i posti di lavoro, sia ai dipendenti a tempo determinato che indeterminato. 

"C'è in gioco il futuro dei lavoratori e dei servizi alla collettività che i tagli massicci del governo nazionale e l'incapacità del governo regionale a fare riforme adeguate rischiano di compromettere in maniera definitiva”, dichiarano Michele Palazzotto, Gigi Caracausi, Enzo Tango e Giuseppe Cassarino, segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa.

Un taglio complessivo questo anno per la Sicilia di 124 milioni che arriverà fino a raddoppiare nel 2017 che, per Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa “prefigura scenari devastanti per il personale, dalle mancate proroghe per i precari fino al taglio degli stipendi e alla messa in mobilità per tutti”.

I segretari delle quattro sigle rappresentative ricordano che “una settimana fa avevamo chiesto l'urgente attivazione di una unità di crisi presso la Regione che, però, ancora non è stata attivata; oggi la richiesta, formulata ai nove Prefetti attraverso un documento della cui stesura si sono fatte carico le RSU, di un tavolo nazionale che sospenda il prelievo forzoso previsto dalla legge di stabilità nelle more che la Sicilia attui il riordino, in linea con i principi della legge Delrio.”

“La mobilitazione continua fino allo sciopero regionale del settore”, concludono Palazzotto, Caracausi, Tango e Cassarino, “se non arriveranno risposte adeguate che salvaguardino i livelli occupazionali e stipendiali e garantiscano la continuità dei servizi (edilizia scolastica, assistenza disabili, viabilità, ecc...) che le nove Province devono continuare ad erogare.”

 

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 3282

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