giovedì 20 settembre 2007

Sul provvedimento di chiusura delle 4 guardie mediche interviene il presidente della Provincia, Cataldo Salerno.

In queste ultime settimane è particolarmente rovente il clima politico sulla spigolosa e difficile questione sanità che prevede tagli e riorganizzazioni su tutto il territorio. Il nocciolo della controversa questione è che la Regione siciliana, seguendo la logica dei numeri e in un ottica di risparmio, ha pensato bene di sfoltire gli sprechi iniziando però dal tagliare i servizi sanitari primari, come le guardie mediche. Le indignazioni e le reazioni non si sono fatte attendere. In prima linea il presidente della Provincia che a tal proposito ha dichiarato: “E' la legge della giungla: i forti colpiscono i deboli. C'è una sola parola per definire quello che si sta facendo con la chiusura delle Guardie mediche a Pergusa, San Giorgio di Assoro, Sperlinga e Villadoro: una vergogna! Mi auguro intanto che venga rispettato l'impegno d'onore che l'assessore Lagalla ha assunto con l'onorevole Galvagno, e cioé la promessa di esonerare il direttore generale Iudica dall'obbligo di emanare il provvedimento di chiusura. Spero che questo impegno d'onore non venga disatteso, almeno fino al 27 settembre, quando l'assessore regionale finalmente verrà nel Palazzo della Provincia per un incontro con tutte le istituzioni locali. Ritengo che la semplice idea di chiudere un presidio essenziale, come le Guardie mediche, soltanto perché il numero di cittadini che se ne può servire è troppo basso, sia un'idea aberrante sul piano culturale, sociale e giuridico. Se così fosse, ci troveremmo in presenza di una modifica dell'art. 3 della Costituzione, che andrebbe riscritto in questo modo: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali... fatta eccezione per i cittadini che risiedono in comuni e province con un ridotto numero di abitanti". Poiché non mi risulta che la Costituzione sia stata così cambiata, trovo l'ipotesi di tagliare le Guardie mediche a Villadoro, a Sperlinga, a San Giorgio e a Pergusa, una vigliaccata, nei cui confronti reagiremo in tutti i modi consentiti ma con ferma determinazione”.
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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 1912

Tags: Lagalla guardie mediche

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