venerdì 7 settembre 2007

Emergenza sanità. Consiglio provinciale del 6 settembre 2007.

Ampio e approfondito il dibattito nell’ambito del Consiglio provinciale, convocato su proposta del capogruppo del Pd, Gianni Barbano, riunitosi in sessione straordinaria, giovedì 6 settembre alle ore 17, per discutere sul tema della sanità nel territorio ennese, con particolare riferimento al piano sanitario di rientro,disposto dalla Regione Siciliana al fine di far fronte all’attuale deficit finanziario regionale. Il consesso, presieduto dal presidente, Giuseppe Bonanno, alla presenza del presidente della Provincia, Cataldo Salerno, della sua Giunta e della deputazione parlamentare ennese, oltre alla partecipazione dell’assessore regionale alla Famiglia, Paolo Colianni, ha visto come interlocutore il manager dell’Asl, 4, Francesco Iudica, accompagnato dal suo staff dirigenziale. Assente, invece, il commissario dell’azienda ospedaliera Umberto I di Enna. Il consiglio ha visto l’intervento di tutti i consiglieri presenti, mettendo a fuoco la sanità a 360 gradi, unanimi a raggiungere un unico obiettivo: il miglioramento della qualità dei servizi, evitando sprechi e abusi, riqualificando l’esistente e puntando sulla maggiore efficienza, alla luce di un rapporto di attenzione nei confronti del malato. Dopo una lunga disamina sulle problematiche a fronte di una imminente visita dell’assessore regionale alla Sanità, così come ha comunicato Colianni, prevista per il prossimo 28 settembre, il Manager dell’Asl ha preso la parola, indicando come sia la politica l’unica e vera protagonista dell’eventuale cambiamento. “Scegliete lo strumento e noi lavoreremo insieme”, così si è rivolto all’assise, allargando le braccia su un possibile e operativo piano di intervento favorevole al territorio, alla luce di una definitiva chiusura di 4 guardie mediche, entro il primo ottobre, dettate dalla Regione, operative da diverso tempo. Pronta e chiara la risposta del presidente che ha posto le basi su un confronto democratico, relativamente alle singole esigenze del territorio. “Non sono d’accordo quando si dice che tutte le Regioni sono uguali, perché proprio sulle politiche della sanità si gioca una partita molto importante.” Per il capo dell’Amministrazione provinciale risparmiare significa ridurre gli sprechi che non possono essere attribuiti all’operato delle guardie mediche. ”I diritti di cittadinanza non possono essere ridotti in base al numero degli abitanti - ha continuato Salerno.” La sua irremovibilità riguarda un punto preciso del piano sanitario: “il piano va attuato, rispettando le priorità. Non si toccano i minimi, ma si possono ridimensionare i lussi.” Le pretese e dunque il diritto dei cittadini, così si fa portavoce di una esigenza primaria Salerno, è quello di pretendere che “i servizi siano garantiti. Non si può chiedere ai cittadini di essere di serie B. Le conquiste fino ad oggi non vanno ridimensionate. La sanità va gestita uniformemente su tutto il territorio nazionale”. Così, dopo un lungo ed ampio dibattito, ha concluso Salerno con una ferma convinzione “i servizi minimi non devono retrocedere. Siamo aperti al dialogo, ma solo per un progetto di realizzazione di centri di eccellenza nei vari ospedali.”
Dopo l’intervento del presidente Salerno, l’assise ha dato mandato ai capigruppo di individuare le iniziative da intraprendere. Le diverse proposte saranno discusse e vagliate dalla conferenza dei capigruppo, fissata per martedì 11 settembre alle ore 11.

Print
Commenti

Theme picker

Seguici su YouTube

Seguici su Facebook

«marzo 2024»
lunmarmergiovensabdom
26272829123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
1234567

Archivio