Prima presentazione la settimana scorsa, a Palermo.
Il titolo del libro “Fabulazioni materiche” di Alessandro Corso e Nuccio Mule’ parla di storia ed architettura.
Apprezzato e presentato dalla scrittrice Licia Cardillo,in una libreria di Palermo, il lavoro si spalma sette racconti, divisi in due diverse sezioni contenute in un unico libro a due copertine, firmate dall’artista Franco Accursio Gulino.
“Quartetto immaginario” si chiama il testo di Alessandro Corso,architetto, che sintetizza esperienze reali ed esplorazioni oniriche, attraverso le quali vengono raccontate quattro diverse realtà architettoniche della Sicilia.
Il palazzo Chiaramonte di Palermo, la chiesa madre di Gibellina, il teatro Samonà di Sciacca e la piramide di Pietraperzia.
SI tratta di architetture singolari e poco conosciute.
“Tre racconti caffè”, invece, di Nuccio Mule’ parla invece di tre diversi manufatti archeologici (uno scettro, una lama ed un anello) attraverso i quali l’autore, cultore di archeologia ed architettura, tiene il lettore sospeso fra storia, archeologia ed immaginazione.
" Il connubio architettura-archeologia si dimostra perfetto in virtù di uno stile efficace. Siamo inusuali investigatori nei nostri ambiti di studio",spiega Corso.
I due autori, difatti, indagano su piccole e grandi realtà materiche, raccontando fra le nuvole della fabulazione aspetti storici, mitologici ed estetici dei manufatti architettonici ed archeologici in oggetto.
Gli autori saranno in tournèe .
Difatti sarà presentato il prossimo 28 giugno a Sciacca, all’interno della rassegna letteraria “Letterando in Fest”.