Expo 2015 il debutto degli Acroliti

Quando la moda veste l'archeologia

La stilista catanese, Marella Ferrera, fa il bis.

Dopo il successo dell’iniziativa risalente al dicembre 2009 che l’ha portata a Morgantina per allestire gli Acroliti, su mandato dell’allora soprintendente ai beni culturali, Beatrice Basile.

Sostenuta da un team di esperti, tra cui l'archeologa, Serena Raffiotta, l' esperienza unica nel suo genere ha registrato un ‘eco a carattere internazionale.Le istallazioni hanno avuto un momento di gloria grazie all’estro della creatrice di moda  che ha vestito le statue pre elleniche di colore avario drappeggiati. 

“E’stato un gran lavoro-ricorda la Ferrera- che in un primo momento ha visto lo studio anatomico dei reperti da parte di un esperto di arte, Salvo Russo, il quale ha passato i bozzetti.

Da allora ad oggi le sue creazioni sono rimaste con i riflettori spenti, per una serie di ragioni burocratiche che lasciano il tempo che trovano. Quando si diffonde la notizia che gli Acroliti sarebbero stati esposti ad Expo 2015, Marella Ferrera è tornata alla carica e si è proposta di abbigliare nuovamente le statue,  a titolo gratuito. Dopo un affannoso contatto con gli assessori della Regione,ecco che si compie “il miracolo”.

La stilista  è in partenza per Milano e la raggiungiamo telefonicamente. Il suo maggiore dono è quello di amare il suo lavoro e dunque la bellezza, intesa come momento in cui l’artista dona qualcosa a chi entra in contatto con le sue creazioni.

Ma come saranno vestiti gli acroliti? 
 Come una vera creatrice di arte non ha ancora niente di definito. Si ispirerà, entro il primo maggio, giornata di inaugurazione di Expo, alle nuove mises,sempre e secondo il suo stile sobrio e raffinato, ma solo per i colori. I modelli resteranno quelli di sempre.

Di certo le istallazioni saranno ancora un nuovo successo per i milioni di visitatori che apprezzeranno questa inimmaginabile collezione.

Sarà, dunque, una sorpresa vedere delle opere d’arte ricoperte di drappi eleganti che si ispirano agli altari votivi dell’antica Grecia. “Lo spero tanto- annuisce Marella con la sua semplicità disarmante da donna che non ha mire,né ambizioni segrete, se non quelle di arrivare ad un traguardo  che appagherà  la sua voglia di condividere la bellezza, l’arte e la cultura.  

 

 
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