Curare la postura con metodo scientifico a partire dall'età scolare

La prevenzione già dai banchi di scuola

La ginnastica posturale è un’attività motoria volta a migliorare le funzioni posturali attraverso l’educazione al movimento e alla postura corretta. Questa fondamentale attività motoria trova applicazione in ambito sportivo, in ambito medico e soprattutto in ambito preventivo. Negli ultimi anni il termine postura fa parte del nostro parlare quotidiano come conseguenza dell’aumento vertiginoso di problematiche legate alla sedentarietà, al mantenimento di comportamenti sbagliati e posture scorrette. Tutto ciò comporta rischi e conseguenze per la salute del nostro corpo e, in particolare, per la colonna vertebrale. La postura è la parte visibile di una serie di adattamenti invisibili ed interni all’organismo. Il fine ultimo della postura e il mantenimento dell’equilibrio in condizioni statiche e soprattutto dinamiche, con relativa influenza del movimento del corpo verso l’obiettivo prefissato. Negli ultimi anni la ginnastica posturale è diventata una fra le discipline più richieste. E’ un metodo scientifico che agisce sul miglioramento della postura attraverso l’esercizio fisico, dove le componenti biomeccaniche, neuromotorie e psicomotorie si fondono tra loro. E' l’età dello sviluppo il periodo più importante in cui introdurre delle attività preventive. In particolare è importante sostenere, già nelle scuole, la cultura del movimento fondamentale nella prevenzione delle patologie muscolo-scheletrico in generale e di quelle vertebrali in particolare. Una gestione posturale “ergonomica” del proprio corpo, principalmente rispetto alle esigenze del lavoro di studente, ovviamente parte proprio dalla gestione quotidiana corretta e non da situazioni estemporanee. Il lavoro svolto nelle scuole deve essere di prevenzione attraverso l’acquisizione di competenze ed abilità che siano fonte di modificazione dei propri comportamenti inerenti l’ergonomia scolastica. L’insegnante diventa lo strumento che facilita al bambino l’individuazione dei problemi e delle soluzioni per risolverli; il bambino è l’artefice ed il protagonista del processo di acquisizione e di rielaborazione delle informazioni. L'insegnante può fornire indicazioni per eseguire dei movimenti semplici da effettuare sia da seduti che in piedi per pochi minuti, sufficienti però a sbloccare l’immobilità e la fissità dei muscoli vertebrali. Un esempio pratico consiste nel flettere la testa a destra avvicinando l’orecchio alla spalla destra, poi lo stesso movimento a sinistra fino ad avvertire tensione lateralmente a livello del collo, mantenere la posizione per alcuni secondi e ripetere sul lato opposto. Altro utile esercizio è di flettere lateralmente il busto espirando e allungando il più possibile il braccio controlaterale verso l’alto e in dentro, mantenere la posizione per qualche secondo per poi tornare alla posizione di partenza e ripetere sul lato opposto. E ancora risulta efficace spingere indietro i gomiti cercando di avvicinarli dietro alla schiena e mantenere la posizione per almeno 5 secondi.

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Categorie: I Comuni, Corpore SanoNumero di visite: 413

Tags: esercizi posturali postura

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