Si chiama ablazione trans catetere l’intervento eseguito dall‘ èquipe dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Umberto I° di Enna.
Ad illustrare la tecnica, il primario, Lello Vasco “ Si tratta di una procedura che consente di curare molte aritmie e si aggiunge alla già intensa attività assicurata dal reparto nel campo della elettrostimolazione, con impianto di dispositivi anti bradicardici e di defibrillatori. L’intervento permette di eliminare i focolai o le vie elettriche anomale, responsabili dell'aritmia stessa.
Attraverso un sondino di plastica, dotato di una punta metallica, si introduce l’apparecchio nelle cavità cardiache e viene fatta passare energia elettrica, (radiofrequenza), per riscaldare la punta metallica del catetere,consentendo piccole bruciature che “distruggono” il tessuto cardiaco responsabile della aritmia."
In questo modo si ristabilisce il passaggio di segnali elettrici normali. La radiofrequenza, fa presente Vasco, non crea danno ai tessuti normali. La durata dell’intervento si aggira tra i 45 e i 90 minuti.Trattandosi di una nuova tecnica introdotta di recente nel reparto, la Cardiologia si avvale della collaborazione del gruppo di elettrofisiologi del policlinico di Brescia.
Non nasconde la sua soddisfazione il primario “La cardiologia di Enna continua a potenziare l’offerta sanitaria in favore dei pazienti che si rivolgono alla nostra struttura.”L’elettrofisiologia si aggiunge alle tante attività messe in campo dalla unità operativa, come la ecocardiografia tridimensionale,la risonanza magnetica cardiaca, eseguita in stretta collaborazione con il reparto di radiologia, la riabilitazione cardiologica e la cardiologia pediatrica, oltre alla cardiooncologia, un servizio di recente istituzione, ormai collaudato e la l’attivazione della unità di valutazione del dolore toracico.
Impegno, passione e costante aggiornamento sono gli ingredienti necessari, così Vasco, "per lavorare in sintonia ed armonia".