E' rottura oramai tra il sindaco di Enna Paolo Garofalo e il commissario dell'Asp Giuseppe Termine. Teatro dello scontro il Consiglio comunale che, stamane, è ritornato ad occuparsi dell'emergenza sanità, alla luce dei disservizi e delle denunce che in questi ultimi mesi hanno interessato il pronto soccorso che vista la cronaca recente è da codice rosso.
Al primo cittadino non è andata giù la "diagnosi" fatta dal vertice dell' Asp che individua quale causa del mal funzionamento della sanità ennese la politica e i politicanti, il personale poco incline al lavoro e la scarsa qualità dei dirigenti sanitari.
E' un atto di accusa forte che rimbomba nei locali della sala riunione e che non trova consenso tra chi si aspetta, consiglieri in prima linea, sindaco e cittadini, da chi dirige una soluzione ai tanti problemi sollevati. Problemi che lo stesso presidente del Consiglio , Maurizio Bruno, ha ribadito in una lunga e dettagliata relazione, frutto del lavoro svolto fin qui dal Consiglio, e che sono stati disattesi . "Fin qui solo chiacchiere e chiacchere e nulla di fatto".
Il problema è che alla diagnosi non è seguita una cura e che la moribonda sanità ennese rischia proprio di non farcela.