Ha perso quattro chili.
Ad una settimana dallo sciopero della fame, Paolo Garofalo, a fianco dei contrattisti preoccupati per il futuro lavorativo, minimizza sulle sue condizioni di salute.
"Io sto bene, fino ad oggi. Il problema non riguarda me, ma i miei dipendenti."
Si alimenta solo con bevande zuccherate, da sette giorni a questa parte, il sindaco il quale ancora una volta ribadisce che nonostante gli interventi del presidente della Regione Crocetta, sulla proroga triennale e la stabilizzazione, i nodi da sciogliere sono troppi.
Per il primo cittadino la situazione resta ancora troppo nebulosa.
Nessuna certezza sulla copettura finanziaria da destinare ai precari. Nessun provvedimento legislativo che possa assicurare stabilità occupazionale a tutta la categoria.
Continuerà ad oltranza Garofalo.
A questo punto il Governatore siciliano potrebbe interessarsi del sindaco del capoluogo ennese, intervenendo personalmente,c on una convocazione a palazzo d'Orléans.
Questo potrebbe rappresentare un segnale rassicurante che porterebbe - il condizionale è d'obbligo- a far si che la salute di Garofalo non precipiti e si debba ricorrere all'assistenza medica.