Domani al teatro Garibaldi si concludono le manifestazioni del centenario della morte di Napoleone Colajanni

Gli studenti ennesi celebrano Napoleone Colajanni al motto “Ab imis instauratio”

L’istituto di istruzione superiore a lui intestato chiama a raccolta giovani, studiosi, istituzioni e cittadini. Spettacoli, conferenze, dibattiti e premiazione del concorso letterario e multimediale Enna, 24 aprile 2022. Sono passati 175 anni da quel 27 aprile 1847, giorno in cui nella città di Castrogiovanni (oggi Enna) nacque il politico, saggista e docente Napoleone Colajanni. E sono passati 101 anni da quando nell’aprile 1921 una mobilitazione cittadina, capitanata da un gruppo di docenti, portò all’intitolazione a Colajanni del prestigioso Regio Liceo da lui stesso fondato, poco prima che morisse nel settembre dello stesso anno. L’istituto d’istruzione superiore a lui intitolato e che comprende il liceo classico, il liceo delle Scienze umane e il liceo musicale, sotto la direzione di Maria Silvia Messina e in collaborazione con il Comune di Enna, domani, mercoledì 27 aprile 2022 chiama a raccolta studenti, esperti studiosi, istituzioni e cittadini al teatro Garibaldi per una intensa giornata che prevede conferenze, dibattiti, spettacoli e la premiazione della seconda edizione del concorso dedicato a Napoleone Colajanni. La giornata ha per motto “Ab imis instauratio”, una frase latina ripresa dal filosofo Francesco Bacone e utilizzata da Colajanni nel suo libro "Nel Regno della mafia", pubblicato nel 1900. Denunciando i legami tra mafia e politica dietro alla morte di Emanuele Nortarbartolo, il politico di Castrogiovanni scrisse: “Il regno della mafia in Sicilia non cesserà se non il giorno in cui con una vera instauratio ab imis i siciliani acquisteranno la libertà vera, il diritto e i mezzi di punire i prepotenti, di mettere alla gogna i ladri e di assicurare a tutti la giustizia giusta!”. “Il senso di questa manifestazione sta tutto nell’impegno per la legalità che i giovani devono ereditare da Colajanni – spiega Maria Silvia Messina, dirigente scolastica dell’istituto Napoleone Colajanni di Enna – tutti i ragazzi troveranno in questo evento spunti per importanti riflessioni e nello stesso tempo i nostri studenti si faranno portatori di valori attraverso performance ispirate alla figura nel nostro straordinario concittadino. Per noi il 27 aprile già dal 2018 è una data commemorativa che continueremo a tramandare anche attraverso il lavoro del Centro studi attivo nella nostra scuola intitolata a Colajanni quando lui era ancora in vita”. 

IL PROGRAMMA

L'evento prevede una sezione mattutina e una pomeridiana, sempre al teatro Garibaldi, con la partecipazione di Maria Letizia Colajanni, nipote del celebre politico. Alle 9 si parte con i saluti istituzionali. Sarà proiettato un video che raccoglie citazioni storiche di Napoleone Colajanni sulle tematiche legalità e intercultura, realizzato dagli alunni della 4 B del liceo classico, coordinati dalla docente Tiziana Buono. Seguirà una relazione su “Mafia, razza e questione sociale: l’impegno di Napoleone Colajanni” curata da Andrea Miccichè, ricercatore dell’università Kore di Enna, che converserà con Pietro Colletta, docente universitario e presidente della Società Dante Alighieri di Enna, e aprirà un dibattito con gli studenti presenti in sala. A chiudere la mattinata sarà lo spettacolo “Nel nome di una scuola”, scritto e diretto da Elisa Di Dio con protagonisti 14 studenti della 4 A del liceo classico coinvolti in un laboratorio teatrale, con la docente tutor Loredana Paci e la consulenza storica della professoressa Francesca Milano. La performance prende spunto da quella che nel 2016 fu inscenata in occasione del ritorno degli studenti nella sede storica del liceo classico ristrutturata e prende le mosse dalla seduta parlamentare che nel 1921 venne indetta in memoria di Colajanni. Il politico non appare mai in scena, ma viene raccontato da tanti testimoni del suo tempo (nobili, intellettuali, popolane, la stessa madre, le donne che lo amarono), il testo è stato ampliato con il contributo creativo degli studenti. Il pomeriggio i lavori riprendono alle 16:30 con la conferenza su “Gli scritti di Napoleone Colajanni sul Mezzogiorno: un pensiero originale e ancora pertinente” curata da Jean-Yves Fretigné, tra i massimi studiosi di Colajanni, docente di Storia contemporanea all’università di Rouen-Normandie e presidente della Società di studi francesi sul Risorgimento italiano. Seguirà la premiazione dei vincitori della seconda edizione del concorso letterario (con premi in denaro) dedicato a Napoleone Colajanni, sul tema “La legalità come fondamento di una società equa”. Alcuni studenti del liceo delle Scienze umane leggeranno al pubblico passi scelti delle opere vincitrici nelle sezioni Narrativa e Poesia e mostrati i video vincitori della sezione multimediale. In chiusura, sarà presentato in anteprima un testo originale scritto e musicato da Mario Incudine: U cuntu di Napoleone Colajanni, che riprende lo stile dei cantastorie, innovandolo con percussioni e pianoforte e proponendolo interamente in lingua siciliana con cartelloni realizzati da Paolo Previti. In scena, gli studenti del liceo musicale e una rappresentanza di Scienze umane sotto la direzione di Francesco Argento e Giovanna Fussone che hanno curato gli arrangiamenti. Il cunto sarà introdotto da uno stralcio dello spettacolo “Nel nome di una scuola” degli studenti del liceo classico, a sancire l’unità dei diversi indirizzi dell’istituto Colajanni. La commissione organizzatrice dell’evento è composta dalla dirigente scolastica Maria Silvia Messina, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Rosalinda Campanile e i docenti Francesca Reitano, Gaetano Di Mario, Loredana Paci, Francesca Milano, Tiziana Buono, Giovanna Fussone, Giuseppina Burgarello, Teresa Venti.

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