Ambiente e autodromo possono coesistere

Il campo del germoplasma un attrattore per lo sviluppo dell'area pergusina

Rilanciare l’area pergusea si può e si deve. Basta mettere in rete il patrimonio naturalistico e le strutture presenti nel territorio. In questo contesto concorre anche quale fattore altamente attrattivo il campo del germoplasma dell’ulivo, progetto realizzato dalla Provincia, dal settore Agricoltura, e che è diventato un laboratorio scientifico a cielo aperto verso il quale si registra un interesse accademico internazionale. Natura, ricerca scientifica e autodromo possono coesistere tenendo presente che l’area pergusina può offrire tanti spunti per la rinascita economica dell’area. In questa direzione si muove il IV settore dell’Ente diretto da Antonella Buscemi, con la collaborazione professionale del servizio Agricoltura che promuove, tra le attività, lo sviluppo integrato dell’area. “Il mito di Cerere, il valore ambientale del lago di Pergusa, l’Autodromo tra i più prestigiosi a livello internazionale ed il contesto delle strutture presenti, rappresentano - spiega la dirigente - le componenti di uno straordinario patrimonio dalle notevoli potenzialità per lo sviluppo socio-economico sostenibile del territorio. L’area pergusea oggi è stata ulteriormente valorizzata dalla presenza del Campo di collezione e conservazione delle varietà di olivo provenienti dal territorio nazionale ed internazionale. L’importanza economica, scientifica, culturale e ambientale del campo aprono concrete prospettive di sviluppo economico per l’area pergusea in quanto l’attività di ricerca, lo sviluppo delle attività culturali ed economiche del campo, oltre ad attivare investimenti, contribuiranno a promuovere ed a potenziare la visibilità di Pergusa ed inoltre ad incrementare il numero di presenze nelle strutture ricettive, alberghi, ristoranti e delle strutture pubbliche attualmente poco utilizzate”. Le incertezze sul futuro delle aree interne a seguito dell’abolizione della provincia, le conseguenze di una gravissima crisi economica che di fatto non garantisce i trasferimenti da parte dello Stato per mantenere in vita un’economia sociale, necessitano di una maggiore coesione e condivisione da parte dei soggetti pubblici e privati operanti nel territorio al fine di favorire concretamente la tutela e lo sviluppo sostenibile dell’area di Pergusa.  “E’ necessario attivare - spiega il responsabile del settore Agricoltura Andrea Scoto - un coordinamento in modo da realizzare un programma operativo condiviso per la messa in rete e lo sviluppo di attività sinergiche indispensabili a frenare il degrado riconducibile alla presenza di spazzatura, al crescente randagismo ed alle conseguenze degli incendi estivi. Va fatto il possibile per favorire lo sviluppo sinergico e sostenibile riconducibile alle notevoli attività scientifiche, ambientali, ricreative, sportive e turistiche nell’ambito della riserva di Pergusa e della Selva pergusina, dell’Autodromo e del Campo di raccolta e conservazione del germoplasma di olivo realizzato a Zagaria. Impegno sinergico tra pubblico privato, condivisione del programma, razionalizzazione degli interventi di tutela dell’area e servizi comuni per l’accoglienza unitamente alla promozione ed allo sviluppo dell’area pergusea, rappresentano le linee guida per non consegnare al degrado irreversibile uno straordinario e complesso patrimonio ambientale ed urbanistico dell’area”.
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