A Villa Zagaria un ospite d'eccezione

Proposta la realizzazione di una area espositiva all'interno della Villa Zagaria

Ha voluto conoscere e verificare direttamente sul campo, su invito del Libero Consorzio Comunale di Enna, lo stato di salute del compendio di Zagaria e della riserva di Pergusa, sito di interesse naturalistico dove si sperimentano tecniche sostenibili per il mantenimento degli ecosistemi. Giuseppe Maurici, dirigente dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente e responsabile delle Aree protette naturali della Sicilia accompagnato dal responsabile delle Riserva di Pergusa, l'agronomo Andrea Scoto e dal collega Antonio Aveni, ha apprezzato il lavoro fin qui svolto ipotizzando, in un confronto con i gestori della Riserva nuovi progetti per migliorarne la fruizione e per realizzare interventi mirati alla salvaguardia dell'ambiente nel rispetto della biodiversità. Per salvaguardare l'area dalle crescenti minacce riconducibili alla propagazione degli incendi e alle conseguenze degli eventi metereologici estremi, gli esperti concordano nella necessità di preferire interventi razionali volti a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, a ridurre le erosioni e a mantenere le condizioni favorevoli alla biodiversità. Negli ultimi anni il Libero Consorzio Comunale di Enna, sensibile alle tematiche ambientali, ha già introdotto la buona pratica agronomica per la gestione ottimale del compendio Villa Zagaria, con ottimi risultati grazie anche al continuo dialogo con il mondo della ricerca, l'Università, l'ordine degli Agronomi, e il contributo dell'Ente di Sviluppo Agricolo. I risultati maggiormente apprezzabili riguardano il campo di raccolta internazionale del Germoplasma degli ulivi dove, grazie a queste scelte, è stato possibile in un quinquennio ridurre in maniera significativa l'erosione del suolo, il numero di lavorazioni con conseguente abbattimento dell'anidride carbonica, incrementare la sostanza organica del terreno e salvaguardare la biodiversità. L'inerbimento controllato ha notevolmente contribuito a ridurre il rischio della propagazione di incendio preservando il sito da gravi conseguenze ambientali. Incoraggiati dai risultati queste tecniche di salvaguardia sono state estese anche nel resto della Riserva. Particolare interesse ha suscitato anche l'area di osservazione e studio per la rigenerazione degli ecosistemi naturali avviata quest'anno per favorire il recupero dell'antico arboreo autoctono, quali tra gli altri le querce e gli ulivi. Nel condividere questa gestione del suolo a passo con i tempi, rispettando l'integrità degli ecosistemi, l'esperto delle Riserve regionali ha auspicato un maggiore confronto tra i gestori delle aree protette naturali siciliane per meglio conoscere e promuovere sistemi gestionali innovativi, utilizzando al meglio le opportunità e le risorse economiche disponibili. Per una migliore fruizione e conoscenza della riserva il dirigente regionale ha anche auspicato la realizzazione all'interno della Villa di una area espositiva o museale che coniugi il grande valore del patrimonio naturalistico con gli aspetti altrettanto identitari quali il mito e gli agrosistemi del territorio.  

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Categorie: Banca del Germoplasma, EventiNumero di visite: 1538

Tags: villa zagaria

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