Danni dal maltempo. Il Governo Regionale allunga la lista dei comuni da inserire nello stato di calamità nazionale

La stima dei danni è ancora in corso anche se per gli interventi urgenti è stato quantificato in 20 milioni di euro

Sono particolarmente ingenti i danni provocati dal maltempo che ha interessato la Sicilia dall'8 al 17 novembre, con conseguenze al patrimonio pubblico e privato,  interruzione di viabilità e pubblici servizi, allagamenti, cedimenti di opere di protezione di moli e porti, isolamento di frazioni, evacuazione di numerose famiglie. Una fotografia devastante quella emersa che ha costretto il Governo Musumeci ad estendere a numerosi Comuni lo stato di crisi ed emergenza regionale e la richiesta dello stato di calamità nazionale già deliberati il 27 ottobre. In base alla relazione della Protezione civile regionale, guidata da Salvo Cocina, sono interessati alla dichiarazione dello stato di emergenza per i danni causati dagli eventi meteorologici fra l'8 e il 17 novembre, i seguenti Comuni: in provincia di Enna, Assoro, Barrafranca, Enna, Troina; in provincia di Agrigento, Agrigento, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Canicattì, Cattolica Eraclea, Cianciana, Grotte, Licata, Menfi, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina, Sant'Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula ;in provincia di Caltanissetta, Mussomeli, Niscemi, Riesi, Serradifalco, Sommatino; in provincia di Catania, Aci Sant'Antonio, Belpasso, Catania, Caltagirone, Castel di ludica, Giarre, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Ramacca, Sant'Alfio, Scordia, Vizzini;  in provincia di Messina, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Itala, Letojanni, Limina, Malvagna, Monforte San Giorgio, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi; in provincia di Palermo, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Caccamo, Castronovo di Sicilia, Contessa Entellina, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Polizzi Generosa, Roccapalumba, Sciara, Scillato, Termini Imerese, Trappeto, Vallelunga; in provincia di Ragusa, Acate, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria; in provincia di Siracusa, Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di C.P., Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino; in provincia di Trapani, Alcamo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano-Selinunte, Marsala, Mazara del Vallo, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale Trapani. Relativamente al passaggio del ciclone Apollo tra il 28 e il 31 ottobre, sono invece stati inseriti nell'estensione dello stato di emergenza Castel di ludica, Giarre, Mascali e Mirabella Imbaccari nel Catanese, Aidone in provincia di Enna, Milazzo, Santa Lucia del Mela, Naso, Roccella Valdemone e San Teodoro nel Messinese, Castellammare del Golfo nel Trapanese. La stima dei danni è ancora in corso, ma relativamente a tutti gli eventi dei mesi di ottobre e novembre l'importo complessivo necessario per gli interventi urgenti è stato quantificato in 20 milioni di euro, quello per gli interventi strutturali di riduzione del rischio in 250 milioni.
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