La storia della gastronomia parla.
Tra cibi salati e dolci, il primato del territorio ennese va alle cassatele di Agira,incantevoli mezzelune di pasta frolla,ricoperte da una deliziosa polvere bianca, ripiene da un gustoso impasto di cacao, mandorle tritate,farina di ceci, zucchero e scorza di limone.
Dolcetti originari dell’ entroterra siciliano,ma diffusi oltre anche nel resto dell’ Isola, giunti persino in Giappone come dimostra un video recente su You Tube.
Le cassatelle seguono un particolare e antico procedimento di preparazione.
Lo sintetizza uno stabilimento di produzione agirino.
”Si tritano le mandorle con zucchero e cacao, aggiungendo dell'acqua; poi si cuoce l'impasto a fuoco lento. In questa fase si unisce la farina di ceci, la cannella e le scorze di limone, finché l'impasto non si compatta e può essere quindi spalmato sui cerchi di pasta frolla, da richiudere, infine, a mezzaluna scolpita da vari angoletti.”
Disponibili tutto l’anno, non rientrano più nella tradizione tipica delle feste natalizie.
Il connubio tra mandorle, ceci e cacao fa la differenza.
E poi l'impasto,sottile, ma nello stesso tempo fragrante. La cassatelle potrebbe divenire un prodotto da miracolo economico.
“Le cassatelle parlano” potrebbe essere lo slogan per lanciare sul mercato “doc” un dolce ancora apprezzato da pochi.
Manca,difatti quel “qualcosa in più” che possa diffonderlo a livello regionale, ma anche internazionale.
Il dolce merita di più.
Lo affermano gli intenditori della via dello zucchero.
Si potrebbe esportare, potrebbe divenire un regalo prezioso da chi vuole offrire qualcosa di particolare, o potrebbe essere contemplato, a fine pasto, come dessert insolito.
La cassatella ha una marcia in più : non è ancora contaminata da alcuna etichetta,se non quella del gusto impeccabile per golosi e palati da intenditori.