Il Liceo classico di Enna guarda al futuro e coglie le opportunità offerte dalle nuove metodologie didattiche e dall'intelligenza artificiale per rendere alle giovani generazioni lo studio dei classici sempre più affascinante, contestuale e iperconnesso. A partire dal prossimo anno scolastico il Napoleone Colajanni includerà, infatti, nella offerta didattica un corso con potenziamento scientifico (matematica, fisica, scienze) con metodologia STEM ed introdurrà anche le Digital Humanities. Di queste nuove metodologie didattiche se ne discusso al Seminario nazionale della Rete dei Licei classici che si è tenuto a Torino presso il Liceo Classico D’Azeglio. All'incontro dal titolo “Il Liceo classico un curricolo polivalente” hanno preso parte in rappresentanza del Liceo Classico di Enna quali referenti le docenti Loredana Paci e Francesca Alessandra. Il programma del seminario ha previsto due approfondimenti teorici su due diversi ma interconnessi versanti: le STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e le Digital Humanities con l’applicazione di strumenti, metodologie e approcci propri dell’informatica e delle tecnologie digitali, dei sistemi di intelligenza artificiale allo studio delle discipline umanistiche, come la letteratura, la storia, la filosofia, la linguistica e l’arte. "Le Digital Humanities- spiega Loredana Paci- costituiscono un approccio diverso all’insegnamento delle lettere classiche e moderne sono strumenti molto validi ed interessanti che possono dare un valore aggiunto alla didattica. Progetti come il Thesaurus Linguae Graecae o il Perseus Digital Library, per esempio, offrono accesso a raccolte di testi greci e latini, consentendo di effettuare ricerche mirate e comparative su ampi corpus. Essi non solo facilitano l’apprendimento, ma stimolano anche l’interesse degli studenti, mostrando loro come le lingue antiche possano dialogare con le tecnologie moderne". La tecnologia da' una mano ai classici rendendo la materia più viva che mai.