Enna. L'istituto penitenziario nel caos. I sindacati non escludono proteste ad oltranza

Una grave carenza organizzativa che rischia di implodere

Le Organizzazioni Sindacali SAPPE, UIL PA PP, e U.S.P.P., in seguito alla convocazione del tavolo negoziale della Casa Circondariale "Luigi Bodenza" di Enna, previsto per oggi 3 settembre, proclamano lo stato di agitazione e annunciano una manifestazione di protesta imminente. Le gravi condizioni di lavoro, l'insufficienza di personale nel comparto sicurezza, e la continua esposizione a eventi critici come aggressioni e minacce, hanno reso insostenibile la situazione per il personale penitenziario. Nonostante precedenti mobilitazioni, le problematiche persistono, con turni di servizio estenuanti e carichi di lavoro insopportabili. Il quadro descritto evidenzia un sistema organizzativo fallimentare, dove la mancanza di risorse umane adeguate, l'assenza di strutture necessarie (come un reparto detentivo ospedaliero e uno presso il Tribunale di Enna) e le condizioni inadeguate dei posti di servizio compromettono gravemente la sicurezza e il benessere degli operatori. Inoltre, la situazione è aggravata dalla mancanza di spazi idonei per il riposo o per attività di svago, come una palestra o un bar per il personale. Le OO.SS. denunciano l'inefficacia delle misure adottate fino ad oggi e chiedono un intervento immediato e risolutivo da parte delle autorità competenti. In caso contrario, preannunciano l'inizio di una protesta ad oltranza, con l'installazione di presidi permanenti e possibili scioperi della fame per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla grave situazione del personale penitenziario a Enna. In segno di protesta, il personale esasperato si dichiara pronto a rimanere all'interno del carcere anche al termine del servizio, rifiutando di rientrare nelle proprie abitazioni.

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