Villa Zagaria si specchia sul lago di Pergusa

Una riserva di caccia baronale dalla storia intrigante

Dall’alto della collina dalla quale è possibile ammirare il suggestivo panorama del lago di Pergusa, sorge villa Zagaria un’antica casa di caccia che il barone Giuseppe Grimaldi Valvo di Geracello fece costruire nel 1700 a cui i suoi discendenti disposero di affiancare un’altra abitazione, adibita a casa del custode, presumibilmente databile al 1800. Inizialmente costruito e destinato a villa residenziale, oggi l’immobile, dislocato su due piani per una superficie complessiva di circa 350 metri quadrati, è di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Enna. Rispettando i vincoli paesaggistici, monumentali, naturalistici e idrogeologici, villa Zagaria è tornata al suo antico splendore, conservando le caratteristiche della costruzione residenziale dell’epoca. Attorno a questo gioiello di architettura si estende un parco che occupa una superficie di 14 ettari, in cui si incastona il campo internazionale di germoplasma dell’ulivo il più grande del Meridione scrigno della biodiversità. Dalla parte sottostante la villa si diparte il percorso naturalistici che collegherebbero la riserva pergusina con le altre aree presenti nel territorio ennese. Villa Zagaria grazie alle sue peculiarità storiche, culturali, architettoniche, botaniche, rappresenta la memoria ennese ricca di tradizioni che si intrecciano con il presente non ancora abusato selvaggiamente dall’opera di cemento e tecnologia che contraddistingue buona parte del Paese.  E’ possibile che un luogo abbia la musicalità della natura, la bellezza dell’architettura, l’imponenza dei colori? La risposta è si. Benvenuti in questo luogo magico da fare invidia a quelli più rinomati e glamour del nord del Paese. Anzi, proprio perché è inedito, questo posto risulta ancora più magico. Qui si sono consumati amori, incontri, danze e cene, della nobiltà siciliana. Si avverte una forte energia che riporta alla bella vita siciliana, mitico tempo in cui i movimenti leggiadri degli abiti delle signore si intrecciano nel fruscio degli alberi, all’interno di uno spazio in cui si consumano battute di caccia e luculliani banchetti. Il giardino della villa è una meraviglia multicolore. Le essenze siciliane escono dalle leggenda ed entrano nella storia. I ricchi e nobili signori si incontravano in questo eden per poi intraprendere battute di caccia, legate alle preda più succulenta, i volatili. Ci piace immaginarli così, secondo i racconti che abbiamo captato. Affannati tra bulbi ed ulivi, durante la giornata; eleganti e sobri nel corso della sera dai fastosi banchetti nei grandi saloni, impreziositi da affreschi e stucchi, prospicienti al mitico lago dal colore argento luccicante.


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Categorie: I Comuni, Leonforte, TurismoNumero di visite: 656

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