Cardiologia. Ancora un passo avanti

Venti anni fa solo un servizio oggi un reparto a tutti gli effetti

Riflettori puntati sul cuore. E sui suoi scompensi Giorno 6 ottobre, nella sala conferenze dell’ospedale Umberto I di Enna, con inizio alle 9, si terrà un incontro formativo, dal titolo “Lo scompenso cardiaco”.L’occasione per un confronto, promosso dal direttore del reparto di cardiologia, Lello Vasco, che in tutti questi anni si è speso, scommesso ed ha finalmente vinto la battaglia per la cardiologia ennese, che oggi vive di luce propria e si arricchisce di servizi sanitari sempre più tecnologicamente mirati per la prevenzione, diagnosi e cura dei cardiopatici.Sembra ieri, ed invece sono passati due lustri, quando proprio Vasco, cominciò a lanciare l’allarme sulla necessità per il cardiopatico acuto ad essere assistito giorno e notte da personale specializzato in strutture dedicate (UTIC) La tempestività dell’intervento, ma anche la, diagnosi precoce, è sempre stato un obiettivo da perseguire con decisione per il cardiologo ennese. Vasco, pioniere di questi temi, non ha mai gettato la spugna. Ed oggi, si gode i risultati. Ma, come dice sempre “fermarsi mai”. Abbiamo attivato anche la “Unità di valutazione del dolore toracico” che permette di valutare rapidamente i pazienti che si presentano presso il pronto soccorso: Garantiamo una serie infinita di ambulatori altamente specialistici in favore dei pazienti oncologici, scompensati, portatori di pacemaker ed defibrillatori .“Siamo in una fase, sottolinea Vasco, nella quale La Cardiologia dell’Umberto I può rivendicare di essere punto di riferimento per l’intero bacino ed oltre riguardo tutta la diagnostica cardiologica per immagini. Grazie alla stretta collaborazione con i colleghi radiologi e con i medici nucleari , risonanza magnetica miocardioscintigrafia e TAC coronarica sono diventate una realtà”. La scienza si evolve, la ricerca fa passi da gigante e spinge sempre a stare all’erta. Questo è l’esempio che lo staff del reparto segue con animo ed attenzione, collegandosi con le migliori realtà cardiologiche italiane e non. Ci vuole preparazione e lungimiranza,come sottolinea Lello Vasco, per guardare oltre la terapia, prendersi in cura il paziente e non perderlo mai di vista, neppure sotto l’aspetto riabilitativo.Da qui si dirama la convinzione che occorre sempre collaborare, ovvero “creare un ponte operativo” fra i vari reparti, il dipartimento di Medicina, la Cardiologia dell’Ospedale e la base medica del territorio. Questo si chiama percorso terapeutico condiviso ed “orientato alla cura e al miglioramento della qualità di vita del paziente cardiopatico.”Anche ad Enna, dunque è arrivata a buon fine la rivoluzione cardiologica, partita da un piccolo servizio sanitario, senza neanche un posto letto, è arrivata sin qui.La malattie cardiologiche sono dei big killer, ma si possono fronteggiare.Questo, spiega il cardiologo che afferma “oggi è venuto il momento di accertare che le malattia cardiovascolari non devono fare più paura, come un tempo recente. L’attenzione crescente del reparto e i farmaci per trattare le malattie del cuore ,porteranno alla ribalta l’attività della divisione medica anche grazie al simposio del 6 ottobre.

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Categorie: I Comuni, EnnaNumero di visite: 3729

Tags: Cardiologia vasco umberto primo di Enna

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