Per il Primo Maggio Aidone in festa

Storia, particolarità e curiosità di un antico paese

La tradizione si ripete. I fedeli aspettano il Primo maggio per il pellegrinaggio in onore a San Filippo Apostolo, ritenuto miracoloso secondo l'antica tradizione del paese, la cui statua si trova nella Cappella del Santuario di S. Maria Lo Plano. 

Il "viaggio" viene fatto a piedi per la maggior parte del tragitto e spesso si percorrono anche 30 chilometri, secondo il paese di provenienza.
La statua, all'uscita dalla chiesa, viene portata girata di spalle per evitare che lasci il paese in direzione di Piazza Armerina, a causa di un'antichissima contesa con quest'ultima.
Osservando la statua nera, si nota che il volto di S.Filippo è molto simile a quello raffigurato in una moneta d'argento di Morgantina (213/211 a.c.): il particolare colore potrebbe essere collegato alle divinità delle festività demetriache.

Nella Chiesa dei Cappuccini, oggi sede del Museo Archeologico, si ammira un paliotto in cuoio, rarissimo per il materiale usato veramente inconsueto e particolare per l'austerità della elegante decorazione. La scelta evidenzia l'ideale di povertà dei Cappuccini.
Il paliotto fa da rivestimento alla parte anteriore dell'altare principale della Chiesa. 

Aidone si affaccia su un'area che va dall'Etna alle vette dei Nebrodi, ricca di boschi e di aree protette.

La sua edificazione risale all'epoca araba, ma il paese fu rifondato intorno al XI secolo da una colonia lombarda al seguito di Ruggero d'Altavilla. Due secoli dopo il feudo passa ad uno dei più potenti proprietari terrieri del Regno di Sicilia, il bellicoso Enrico Rosso che prende il titolo di Conte di Aidone.
La maggior parte delle chiese della città conserva dipinti ed arredi di pregio, specie del periodo seicentesco.
Nei pressi si trovano gli imponenti resti del castello di Pietratagliata, strategico centro di avvistamento, tramite fari e segnalazioni ottiche, lungo le strade della Sicilia interna.
A breve distanza si trova il sito archeologico di Morgantina, tra i più suggestivi del Mediterraneo, in cui le aree più significative sono l'Agorà, il Teatro e le aree sacre, riportate alla luce dalla Missione archeologica americana guidata dal direttore Malcom Bell della Virginia Univerisity che vi ha operato per un trentennio.

Presso il Museo Archeologico di Aidone si conserva la colossale statua della Dea, dal corpo di tenera pietra calcarea proveniente dall'antica città greca Morgantina. Dopo lunghe indagini e una complessa trattativa legale ed investigativa, l'imponente statua, fu restituita nel 2011 dal Paul Ghetty Museum di Malibu che l'aveva acquistata da un ricettatore. Passerà alla storia come il più grande furto archeologico di tutti i tempi non solo per il valore economico ma anche per il suo alto livello storico-artistico. Oggi si ammira in tutta la sua bellezza nella sala ad essa dedicata.


Redazione a cura di Infopoint Turismo Libero Consorzio Comunale di Enna

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