Barrafranca in festa per la Compatrona

La "Quindicina", "I Ritini" e la processione dell'arca con il quadro della Madonna

I festeggiamenti in onore di Maria SS. della Stella, compatrona di Barrafranca, prevedono un programma molto ricco di eventi, con varie manifestazioni, sia a carattere folkloristico che religioso.

 Si svolgono nell'arco di quindici giorni, la cosiddetta “quindicina” che va dal 24 agosto al 07 settembre, cioè i quindici giorni che precedono il giorno clou della festa che è l'8 settembre con la processione dell'arca contenente il quadro della Madonna, giorno in cui avranno il loro culmine.
La tradizione cristiana vuole che il giorno della festa sia preceduto da alcuni giorni di preparazione e preghiera, il “Triduo” dura tre giorni, la “Novena” nove giorni, i giorni che precedono l'8 settembre, proprio per l'importanza della festa, durano invece quindici giorni, “Quindicina”. Queste pratiche cristiane rappresentano la preparazione liturgica alla festa stessa e consistono in riflessioni sul senso della festa e in momenti comunitari di preghiera. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, i fedeli si ritrovano nell'omonima chiesa, dedicata appunto a Maria SS. Della Stella, per recitare il rosario e per assistere alla messa in onore di Maria Vergine. Alla fine viene recitata la “Coroncina a Maria SS. della Stella”. Il compito di tenere le omelie durante tutta la quindicina è affidato a dei “predicatori” che intrattengono i fedeli con dei momenti i cui temi, che variano ogni giorno, sono dedicati ai movimenti ecclesiastici, ai giovani, alle famiglie o ai disabili.

Il culto di Maria SS. della Stella che ha origini antichissime, secondo alcuni fu introdotto a Barrafranca dalla famiglia Barresi. In epoca normanna, l'abitato che si chiamava Convicino, divenne feudo della famiglia Barrresi che lo acquistò nel 1330. Nel 1529 con Matteo Barresi III prese il nome di Barrafranca. Il paese fu quindi ripopolato grazie alla venuta di tutte quelle persone che provenivano dai possedimenti della famiglia Barresi. Erano soprattutto persone provenienti da Militello Val di Catania, che introdussero il culto di Maria SS. della Stella, che era venerata nel loro paese.
Fu nel 1572 che il clero e la municipalità proclamarono Maria SS. della Stella compatrona di Barrafranca, assieme a Sant'Alessandro, che era il patrono del paese. Fino all'800 la festa veniva celebrata il 15 settembre e si svolgeva ogni 10 anni. Dalla fine dell'800 fino agli anni '60 la data della festività fu spostata nel giorno della “natività della beata Vergine Maria”, cioè l'8 settembre e si svolgeva ogni 7 anni. Dagli anni '60 ad oggi la festa solenne, con la processione del quadro, si svolge ogni anno.
L'antica tela della Madonna della Stella, con sant'Alessandro e san Giovanni Battista ai lati, per alcuni storici fu dipinta intorno al 1572. Diverse sono le leggende narrate sull'origine e l'esecuzione dell'antica tela: si narra che fosse stata dipinta da un pittore ambulante, in cerca di lavoro, vicino ad una chiesa. Il pittore, che era stato ospitato da una donna che aveva espresso il desiderio di avere realizzato un grande quadro di Maria SS. della Stella in cambio di vitto e alloggio, scomparve all'improvviso e la donna donò il quadro alla vicina chiesa. Un'altra leggenda vuole che la tela fosse stata portata a Barrafranca da un pescatore di Gela di passaggio nel paese che affermava di averla trovata arrotolata lungo la spiaggia, fu portata allora da alcuni barresi che se ne erano impadroniti nella chiesa di sant'Alessandro, antico nome dell'attuale chiesa Maria SS. della Stella. Seconda un'altra versione ancora si narra che la tela fosse stata trovata dentro una grotta dietro la chiesa di sant'Alessandro e che accanto al quadro ci fossero delle candele accese.
Per l'icona della Vergine Maria, assieme al SS. Crocifisso, iniziò una grande devozione. La Madonna, che diverse volte ha protetto il popolo barrese da un'invasione di locuste (intorno al 1700, nel 1784 e nel 1798), fu ritenuta da tutti miracolosa e dispensatrice di divine grazie.
L'immagine della miracolosa tela della Madonna della Stella potè essere venerata dai cittadini barresi fino al 19 giugno 1977. Nella notte tra il 19 e il 20 giugno la tela e tutti gli ori che la ricoprivano, gli ex voto, furono trafugati da ignoti e non furono mai più ritrovati, rimase solo la cornice del seicento, dipinta in oro. Nel 1978, fu bandito un concorso per scegliere la nuova tela che avrebbe sostituito quella che era stata rubata. Fu scelta all'unanimità la tela del professore Gaetano Vicari che divenne l'attuale quadro della compatrona. La nuova effige di Maria SS. della Stella incorniciata dall'originaria cornice, dal 8 settembre 1978, viene portata solennemente in processione dentro un'arca di legno, scolpita nel 1849 da Angelo Minoldo di Mazzarino. L'arca contenente il quadro, che agli inizi veniva spinta tramite una struttura provvista di ruote, adesso viene portata a spalla.
Il giono 8 settembre già dalle prime ore del mattino la festa viene annunciata ai barresi con l'esplosione dei botti.
Nel primo pomeriggio si svolge la manifestazione per eccellenza che contraddistingue la festa, ossia la secolare tradizione della sfilata de “I Ritini” che si ritiene si svolgesse già a fine 800. “I Ritini” consistono nel trasporto nella chiesa della Madonna del grano offerto dai fedeli come ex voto per grazia ricevuta o anche per ringraziare la Madonna per l'abbondanza del raccolto o ancora per raccomandarsi a lei per la stagione successiva. Il trasporto del grano, messo dentro delle bisacce ornate con fiocchi colorati e con la stampa dell'immagine della Madonna, viene effettuato tramite muli, cavalli e carretti, bardati a festa con guarnizioni variopinti, selle rivestite con tessuti ricamati e muniti di specchietti e sonagliere, sfarzosi pennacchi di seta e lana. Nelle prime ore del pomeriggio i cavalli e i carretti accompagnati dalla banda musicale si recano per le vie cittadine nelle case delle persone che hanno fatto la cosiddetta “promessa” di offrire il grano alla Madonna e, quando è stato tutto raccolto, si incontrano all'inizio del paese e da qui, preceduti dalla banda e dagli sbandieratori, comincia la sfilata fino alla chiesa Maria SS. della Stella. Il corteo è atteso in Piazza fratelli Messina da una moltitudine di gente per assistere all'ultima parte, che è anche la più entusiasmante, dove a uno a uno i muli, i cavalli e i carretti percorrono l'ultimo tratto correndo verso i magazzini della chiesa per la consegna del grano. Segue quindi la messa e in serata ha inizio la processione dell'arca con il quadro di Maria SS. della Stella per percorrere la “via dei Santi”. I festeggiamenti in onore della Madonna culminano alla fine del corteo con i tradizionali fuochi pirotecnici.
Diverse sono le tradizioni folkloristiche in onore di Maria SS. della Stella, una di esse è l'antica consuetudine della preparazione del “torrone di mandorle”, tradizione peraltro consolidata negli anni in quanto la festa coincideva con la raccolta delle mandorle di cui nel territorio barrese vi è una ricca produzione. Un'altra consuetudine è quella di ornare i balconi e le strade della parrocchia e della “via dei Santi” con degli stendardi raffiguranti l'immagine della Madonna e bandierine, con ricche decorazioni.


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