Asp di Enna. Il direttore sanitario Cassarà "Lavoriamo ad un centro di riferimento per i disturbi dell'alimentazione"

A dirigere il servizio per la cura dei disturbi alimentari è la dottoressa Anna Maria Russo, direttore anche della Neuropsichiatria infantile

Una giornata mondiale dedicata ai disturbi dell'alimentazione la dice lunga sulla necessità di accendere i riflettori su quella che sta diventando, visti i numeri sempre in crescita una vera emergenza sanitaria e sociale. Una condizione che cela un disagio psicologico, una non accettazione del proprio corpo, influenzata spesso dai canoni di bellezza veicolati da una società che privilegia l'apparire all'essere. A soffrirne in Italia oltre 3 milioni di persone, e tra questi a prevalere sono soprattutto le donne, con oltre il 97 per cento, e gli adolescenti, la cui età si è abbassata fino quasi all'età pediatrica, al di sotto del 12 anni. Deputati non solo alla prevenzione ma anche alla cura sono le Asp con i loro servizi dedicati. Ad Enna è attivo, già dal 2004 un servizio, censito dal Ministero, per i disturbi dell'alimentazione diretto da Anna Maria Russo, direttore della Neuropsichiatria infantile e dal 2018 anche dell'unità operativa semplice per i disturbi dell'alimentazione. Un servizio che nasce ad Enna vent'anni fa, quasi a fare da apripista quando ancora questi disturbi non erano percepiti come un'emergenza ed erano considerati quasi marginali.  "Un servizio tenuto in piedi negli anni grazie all'impegno e alla passione di pochi - spiega la dottoressa Russo che allo stato attuale è l'unica ad occuparsi dei pazienti. Al momento c'è una carenza di personale che, di fatto, non consente di costituire un team multidisciplinare necessario per portare avanti quanto previsto dalla linee guida del ministero della Salute per i percorsi assistiti". In pianta organica è previsto un posto di dirigente medico e per uno psicologo ma a completare l'equipè multidisciplinare è auspicabile, così come previsto in altre strutture dedicate, anche la figura di esperti nei disturbi dell'alimentazione e della nutrizione. Per il direttore sanitario, Emanuele Cassarà, il progetto è ancora più ambizioso. " Abbiamo chiesto l'assegnazione di posti letto per potere trattare queste patologie, in special modo l'anoressia e l'obesità infantile. Il PNS ha già assegnato dei finanziamenti, la Direzione sta predisponendo delle proposte progettuali mirate a costituire una equipe multidisciplinare, con la presenza anche di figure altamente specializzate nella cura e nella terapia dei disturbi alimentari. Il nostro obiettivo è quello di fare di questo centro un punto di riferimento regionale".  Al momento nonostante la carenza di personale il servizio è in rete con le altre realtà sanitarie regionali e non solo, per offrire ai pazienti, oltre 130 dal 2018, provenienti anche da fuori provincia, prestazioni e cure necessarie. "Se i segnali d'allarme legati ai disturbi dell'alimentazione si colgono all'esordio- spiega la Russo- la percentuale di guarigione è altissima altrimenti si rischia che la patologia si cronicizza, diventando in alcuni casi anche letale". Il servizio opera in sinergia con le strutture sanitarie territoriali. Sono stati attivati due PDTA, siglati due protocolli d'intesa uno con l'ospedale Chiello per i ricoveri ponte della fascia pediatrica e l'altro con il reparto di Medicina dell'Umberto Primo di Enna, prima di provvedere la dove necessario al trasferimento nelle strutture regionali. Un centro specializzato nel cuore della Sicilia rappresenterebbe una valida occasione per garantire assistenza ad un bacino di utenza ampio, sfruttando la centralità geografica e una opportunità per il territorio. 

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