I Lions ed i Comuni dell’Anci Sicilia stringono un patto per un turismo inclusivo

Nell’ambito della solidarietà e sussidiarietà a sostegno del settore nel post-Covid

Sviluppare l’idea di un turismo sostenibile per gli inabili, puntare alla rigenerazione urbana delle periferie e delle borgate siciliane, contribuire a creare un polo di “Salute & benessere” per sviluppare il turismo sanitario della Regione. Sono questi i tre punti principali attorno a cui si sviluppa il protocollo d'intesa tra Anci Sicilia e Lions club international che prevede una forma di collaborazione che coinvolga i territori e le istituzioni allo scopo di creare accordi operativi tra i Lions e le amministrazioni comunali. Il protocollo che è stato firmato a Palermo, al Noviziato dei Crociferi, si ispira al documento “Il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere”, elaborato dallo SKAL International Palermo e presentato a Travelexpo Borsa Globale dei Turismi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, dedicata al turismo inclusivo e condiviso dal Lions International Distretto 108 YB. “Questa convenzione – ha sottolineato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente Anci Sicilia – dimostra che l’attrazione turistica va collegata con la capacità di darsi un’anima e che l’accoglienza va collegata con gli operatori del settore. Rispetto all’accessibilità e ai servizi non per tutti ci poniamo nelle stesse condizioni. Il tema di fondo è collimare accessibilità e accoglienza. Il cambiamento parte da ognuno di noi, ma non c’è se non ci relaziona con gli altri”. “Dobbiamo ragionare sul fatto che tutti quanti potenzialmente siamo disabili o lo saremo – ha aggiunto il governatore del distretto Lions 108YB Francesco Cirillo – Non si ha l’idea di quello che succederà. I disabili hanno bisogno di luoghi dove curarli dopo i postumi delle malattie. Un esempio è il termalismo. E noi in Sicilia abbiamo a disposizione risorse sulfuree importanti da potere mettere a disposizione a tutto il mondo”. Parole di speranza e ottimismo quelle pronunciate da Giorgio Palmucci, presidente Enit, nel suo intervento in videocollegamento. “Sicuramente – ha detto – in questi ultimi giorni c’è qualche preoccupazione in più sull’andamento della pandemia, anche se la situazione dell’Italia è migliore rispetto agli altri paesi, come ha ribadito anche la cancelliera Angela Merkel nel suo discorso di fine mandato. Dunque, guardiamo con una certa tranquillità al futuro, anche turistico, rispetto a quello che succede negli altri paesi, ma questo ci porta anche a essere più vigili e attenti nel rispetto delle misure definite dal governo, a partire dal super green pass appena entrato in vigore”. Primo obiettivo del protocollo è dunque puntare allo sviluppo di un “Turismo sostenibile ed accessibile” rivolto a persone a diverso titolo inabili. Un fenomeno rilevante, basti pensare che sono 127 milioni le persone con “Access Needs” in Europa, di cui 10 milioni in Italia. Un numero significativo e di rilievo anche per il mercato turistico che potenzialmente si raddoppia, visto che si tratta di turisti che non viaggiano da soli ma con parenti, amici e compagni di viaggio. Inoltre, sono turisti che fanno ogni anno più di una vacanza di oltre 10 giorni. Dunque un mercato in grado di generare un potenziale incremento del 20% del fatturato annuale. Il secondo punto riguarda la “Rigenerazione delle periferie”. Rigenerazione e nuove generazioni da formare e contaminare verso il cosiddetto “turismo esperienziale” quale strumento di elevazione sociale e di microimprenditorialità produttiva. Una scelta opportuna anche per favorire il decentramento dei flussi turistici dai centri storici verso le periferie. Ultimo punto è ispirare un polo di “Salute & Benessere”. Già in passato si è parlato in Sicilia di “turismo sanitario”. Una definizione piuttosto infelice che, al pari della cosiddetta destagionalizzazione, è sempre rimasta al palo. Ora invece questo polo potrebbe costituire la nuova frontiera di un’offerta turistica più qualificata di fascia medio-alta in cui potrebbero anche riemergere le terme di Acireale, Sciacca Termini Imerese, ma anche quelle minori. Un modo per mettere a sistema alcune strutture sanitarie puntando sulla qualità della vita e su una ricettività di qualità”. 

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Categorie: La Provincia, TurismoNumero di visite: 2237

Tags: ANCI Sicilia lions francesco cirillo

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