Un traguardo atteso, agognato, sperato, e finalmente conquistato e poi quando arriva, a causa di questo stramaledetto coronavirus che ha azzerato tutte le convivialità, sei costretto a congedarti quasi in silenzio, senza stappare con i compagni di viaggio di una vita lavorativa, quella bottiglia che riservi per le ricorrenze, quelle che vanno celebrate. Allora di necessità si fa virtù e invece di incontrarsi e radunarsi in un grande salone si utilizza la piazza del web che permette di raggiungere tutti virtualmente. E così Paolo Fulco ha scelto il giornale dell'Ente per mandare un saluto a tutti i colleghi della ex Provincia. In questa giornata simbolica, la Festa dei lavoratori, dopo 40 anni di lavoro appende al chiodo il suo cartellino. La sua è stata una vita professionale che, soprattutto negli anni d'oro della Provincia lo ha visto impegnato in attività di grande respiro. E' stato pioniere dello sportello Europa dove si è speso con tanto entusiasmo e con professionalità, comprendendo da subito le opportunità offerte dall' allora Comunità economica europea, riuscendo a tradurle in tanti progetti ed iniziative curate e realizzate a favore del territorio. Non si è mai tirato indietro scommettendosi poi in tanti altri servizi, dall'Ufficio relazioni con il pubblico, alla Segretaria generale, non dimenticando mai la sua formazione di geometra. Ma adesso è importante concedersi lasciando ad ognuno un ricordo, una pacca sulla spalla e un sorriso magari ricordando aneddoti e trascorsi .

 "Cari colleghi e care colleghe il momento della pensione è arrivato anche per me. Il 30 aprile è stato il mio ultimo giorno di lavoro. E' arrivato il momento di interrompere il viaggio che con alcuni di voi ho intrapreso prima, e con altri dopo. Avrei voluto salutarvi personalmente tutti, ma la situazione attuale in piena emergenza coronavirus non mi ha dato la possibilità di poterlo fare, ma con ciò non voglio esimermi dal farlo magari con un mezzo non perfettamente coerente con quanto avrei voluto fare. Questa è l'occasione per partecipare con voi alcune riflessioni, tracciare un bilancio e ringraziare per le tante cose fatte insieme e i risultati ottenuti. Ho lavorato insieme a voi e sono orgoglioso di appartenere a questa grande famiglia, credo di aver costruito qualcosa, ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con persone meravigliose, professionisti, seri e capaci, dotati di un grande senso di appartenenza alla Provincia, mi piace denominarla così, oggi Libero Consorzio Comunale di Enna. Un esperienza straordinaria, che mi ha arricchito e fatto crescere sotto il profilo umano e professionale e mi fa andare in pensione con un bagaglio carico di amicizia, di umanità e di vivere civile. Vorrei rivolgere un saluto speciale ai miei colleghi precari che hanno nel nostro Ente portato una ventata di nuovo, di speranza, che ci ha permesso di proiettarci in una dimensione di elevata qualità. Vi auguro che possiate raggiungere il tanto auspicato lavoro stabile e duraturo. Non mi dilungo non vorrei scrivere un' altro libro, anche se ci sarebbero tantissime cose da dire e ricordare. Il momento è difficile, le difficoltà sono tante, ma sono sicuro che questo Ente abbia tutte le potenzialità e risorse umane e professionali  necessarie per poterlo superare. Voglio esprimere a tutti voi, il mio più sincero augurio per un futuro pieno di soddisfazioni. Carissimi saluti a tutti e un grande in bocca al lupo".