Giornata mondiale della madre Terra. Impariamo ad amarla e rispettarla per il bene di tutti

La diffusione della pandemia è un sintomo di un pianeta sempre più malato e in sofferenza.

La giornata mondiale della Terra quest'anno cade in un momento particolare per l'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla diffusione del Covid-19 che impone a ciascuno di noi delle riflessioni che non possono non incidere sul nostro stile di vita. Scelte politiche ed economiche basate solo sul profitto hanno generato squilibri ambientali che oggi ci presentano il conto. La diffusione della pandemia è un sintomo di un pianeta sempre più malato e in sofferenza. Autorevoli studi scientifici hanno individuano, nei comportamenti irresponsabili dell'uomo, la principali causa dei cambiamenti climatici con la perdita dell'importante patrimonio naturale che è la biodiversità. Il 60% della popolazione mondiale è concentrata nelle aree metropolitane, è aumenta in maniera esponenziale la deforestazione e nulla o poco si è fatto per diminuire l'inquinamento e lo spreco alimentare. Con la diffusione della pandemia,che ha imposto a livello mondiale il blocco di tutte le attività almeno oggi, si riscontra un dato positivo rispetto al contenimento del buco dell'ozono. 

Lo sfruttamento irresponsabile delle risorse naturali si è rivelato disastroso non solo per l'ambiente ma anche per l'uomo. Al  grido di allarme per la vita sostenibile del pianeta, si associa il messaggio illuminato di Papa  Francesco che nella lettera enciclica sulla cura della casa comune "Laudato SI"' invita gli esseri a rivedere gli stili di vita che feriscono la Terra e la dignità umana.

Se non si interviene concretamente per utilizzo consapevole delle risorse naturali, per la produzione sostenibile degli alimenti e se non si elimina lo spreco alimentare, si rischia di compromettere irreversibilmente la vita del nostro Pianeta.

Occorre sviluppare una politica economica sostenibile per creare le condizioni necessarie per restituire la sovranità alimentare e la dignità di chi vive nelle aree svantaggiate della Terra. Per un ambiente sano, equilibrato e sostenibile, le attività umane e produttive devono cercare di contenere il riscaldamento globale e ciò passa da un radicale cambiamento culturale orientato a favorire lo sviluppo delle attività produttive, espressione dell'agro biodiversità e della buona pratica agronomica e dell'uso sostenibile delle risorse naturali. Il Libero Consorzio Comunale di Enna,  con il servizio Agricoltura, è da tempo impegnato a valorizzare e a mantenere la biodiversità per contribuire al benessere del territorio grazie anche ai rapporti intrapresi con il mondo della ricerca e delle associazioni ambientaliste. Il campo di Germoplasma dell'ulivo di Zagaria, di proprietà dell'Ente, che raccoglie nella riserva naturale speciale del Lago di Pergusa, le tipicità e le specie di tutto i mondo ha messo in pratica questo nuovo modo di rispettare l'ambiente e la natura preservandone la biodiversità. " Per dare un contributo concreto - commenta il commissario straordinario, Girolamo Di Fazio - iniziamo individualmente a fare scelte economiche e di stile di vita che guardino alla salute del Pianeta. Favoriamo le attività produttive che si basano sul rispetto della natura e che puntano alle produzioni locali espressione ed identità dei territori. La buona pratica del singolo piuttosto che di una Istituzione avrà un effetto domino su tutto il Pianeta, nella consapevolezza che ciascuno può fare la propria parte per salvaguardare i diritti universali e la dignità di tutti esseri umani" .

 

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