Consorzi e Aree metropolitane. In aula le modifiche

Approda, domani pomeriggio, in aula il testo della legge riveduto e corretto

Passato il vaglio della Prima Commissione "Affari istituzionali" il decreto legge n°1070  in materia di Liberi consorzi comunali e Città metropolitane, che ingloba le modifiche suggerite dal Consiglio dei Ministri per evitare l'impugnativa, approda domani pomeriggio in Aula. 

Ricomincia così il dibattito politico su una legge, quella delle Province, che in Sicilia ha del paradossale.

Infatti, in virtù della legge n 15 del 4 agosto,di fatto ancora in vigore e non modificata, i Liberi Consorzi hanno dovuto regolarmente istituire gli uffici elettorali visto che il Governatore della Sicilia ha fissato per domenica 29 novembre le elezioni dei presidenti dei Liberi Consorzi. 

Uno spreco di denaro e di tempo inutile dal momento che quella norma dovrà essere modificata e quindi la data per le elezioni spostata. Le modifiche introdotte riguardano alcuni aspetti anche sostanziali, del primo impianto normativo, e in modo particolare l'introduzione del voto ponderato, della gratuità per lo svolgimento degli incarichi di Presidente e di Sindaco metropolitano nonchè dei componenti il Consiglio e l'Assemblea. Tra le altre modifiche anche la soppressione delle funzioni di organizzazione e gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti e di depurazione delle acque.

Con l'approvazione della nuova nuova legge la n° 1070 di certo non si risolvono tutti i problemi,come quello delle risorse e del personale, che rimane artatamente sottaciuto.

Questo silenzio assordante preoccupa fortemente i dipendenti, soprattutto quelli dei Liberi Consorzi, il cui destino appare sempre più nero. 

Da notizie dei vertici nazionali della CGIL  la questione dei dipendenti delle Province siciliane esploderà a breve in tutta la sua drammaticità, per quali si profilerebbe la mobilità nazionale.  

Il problema resta le risorse da destinare ai Liberi Consorzi, di cui dovrebbe farsi carico la Regione, già di per se sull'orlo del default.

A tinte più rosee il destino delle aree metropolitane che, invece, potranno attingere ai fondi comunitari.   

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 2694

Tags: legge riforma delle province

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