Province. I dipendenti saranno gli esodati pubblici siciliani

Nessuno spiraglio per i lavoratori.

Sarà una barca in tempesta e nessuno potrà salvarla.
Questa la metafora di una Sicilia con un effetto domino.
Dai forestali, ai contrattisti, per finire ai dipendenti di un ente pubblico, le Province, anzi le ex Province, vittime della politica con la p minuscola, miope,confusa e parolaia.
Nessuno si salverà.
Questa la sensazione di chi scrive che ieri si è trovata nei Palazzi dei bottoni.
Ognuno rivendica le sue ragioni, da Baccei a Cracolici, cui va riconosciuta l’onesta intellettuale di sapere ammettere  che il dado è tratto.
Resta ben poco da sperare, tanto da disperare.
Secondo le prime stime, a subire il primo default i contrattisti che vedrebbero a fine maggio chiuso il rapporto di lavoro con l’Ente. A seguire dirigenti e dipendenti, secondo un piano aziendale che non lascerà tregua per nessuno.
E intanto la politica sta a guardare sorda dei diktat del governo nazionale.
Venerdi ,l’ incontro con la deputazione ennese all'Ars cui i dipendenti rimetteranno il loro destino, il loro futuro, loro famiglie e quant'altro.
Ma il pessimismo ormai ha preso il sopravvento ed alle porte si intravede un allarme sociale senza precedenti,con serie conseguenze per l’ ordine pubblico e l’incolumità di qualcuno. Perche' si sa la disperazione, purtroppo, gioca brutti scherzi.
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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 4933

Tags: Cracolici Baccei ex provincia di Enna

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