Servono 4 milioni per chiudere il bilancio.

Questa la somma che il commissario straordinario Salvatore Caccamo chiederà al Governo per assicurare servizi e stipendi.

Una riunione interlocutoria, quella di mercoledì scorso, a cui ne seguirà un’altra da fissare in queste ore. Negli uffici della presidenza della Regione, i commissari delle ex Province sono stati convocati per la definizione della ripartizione delle somme da destinare ai liberi consorzi dei Comuni.
Dopo il confronto, la decisone di rinviare tutto di sette giorni, al massimo, quando al tavolo della concertazione siederanno anche i 9 ragionieri generali degli Enti dismessi.
“In questo modo—spiega il commissario, Salvatore Caccamo- si esaminerà concretamente la posizione di ciascun ente ed il relativo fabbisogno economico al fine di garantire servizi e stipendi”.
E’ da verificare, difatti, con i dossier alla mano, la simulazione di ripartizione effettuata dall’assessorato regionale Autonomie Locali, da cui emerge l’esigenza di sviscerare le spese singole e quindi procedere “secondo una metodologia concertata tra tutte le nove ex Province”, sottolinea Caccamo.
I fondi che saranno stanziati serviranno a coprire le spese dei servizi socio assistenziali, del diritto allo studio, al pagamento degli stipendi e alle quote di ammortamento dei mutui.
”Per queste spese- spiega il commissario- la Regione ha destinato a favore di consorzi 10 milioni di euro, indirizzati alle spese correnti e altrettanti 10 milioni in conto capitale”.
Nel corso della prossima riunione Caccamo farà presente con una relazione dettagliata la necessità di assegnare alla ex Provincia la somma di 4 milioni di euro, necessaria per chiudere il bilanci di previsione.
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