Scala mobile. Perchè si

Il RUP spiega tecnicamente perchè il progetto si può realizzare

 

Ci sono argomenti che più di altri stimolano il dibattito, supportato da opinioni tra di loro contrastanti. La scala mobile, o meglio come indicato nel progetto "il percorso meccanizzato" che dovrebbe collegare Enna bassa con Enna Alta, è uno tra quegli argomenti che genera, da un lato, convinti sostenitori, dall'altro, altrettanto convinti oppositori.  Marco De Marchis, sulle pagine del giornale on line "Vivienna" nel commentare la notizia della firma del protocollo d'Intesa tra Provincia e Comune di Enna, pone una serie di interrogativi sulla fattibilità dell'opera, sulla economicità e sulla effettiva realizzazione. Per l'autore dell'articolo, a suo scrivere, non si comprende come ciò che allora era ostativo, tanto da fare abbandonare il progetto, oggi non rappresenta più un problema.  In risposta ai quesiti sollevati, il responsabile unico del procedimento, il geometra Salvatore Ragonese, fornisce le sue motivazioni tecniche che riportiamo integralmente.  "Il motivo della revoca del parere favorevole di compatibilità geomorfologica sul progetto della Scala mobile, che ha causato di fatto la perdita del finanziamento del 1° stralcio di € 30.000.000, non risiede affatto sull’instabilità o inidoneità idrogeomorfologica dell’area Torcicoda. Né allora, né ora, questa area presenta alcun problema di questo tipo in relazione alle opere in progetto e, infatti, non vi è cenno in tal senso nel provvedimento di revoca del parere. Il motivo, invece, riguardò sostanzialmente il fatto che il costone roccioso a monte del previsto parcheggio di zona Pisciotto, pur essendo stato già da quel tempo consolidato con opere regolarmente ultimate e collaudate, risultava ancora indicato, nelle carte del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), con un grado di pericolosità (per rischio distacco roccioso) non compatibile con il parcheggio in progetto.  In altre parole, la ratifica formale del consolidamento (come detto già a quel tempo effettuato) con l’adozione del relativo provvedimento regionale di variazione al PAI e la sua pubblicazione sulla GURS, che non erano ancora state effettuate sebbene il Comune di Enna ne avesse già fatto richiesta, fu ritenuto in un primo tempo (agosto 2009) motivo non ostativo al rilascio del parere che, infatti, fu regolarmente rilasciato, e in un secondo tempo (settembre 2009), al contrario, motivo ostativo, tanto da indurre lo stesso Ufficio del Genio Civile di Enna a revocarlo in autotutela.  Si fa rilevare, peraltro, che nel tratto della zona Torcicoda (ex discarica) il progetto prevedeva e prevede il tracciato tutto in galleria a notevole profondità (mediamente di 25 metri) in modo da risultare assolutamente indipendente da instabilità del terreno che, comunque, interesserebbero gli strati superficiali (al massimo 4-5 metri).  Il titolo del progetto, inoltre, non riporta le parole “Scala mobile”, ma quelle di “Percorso meccanizzato”, sia perché la previsione del relativo progetto preliminare è quella di un sistema integrato di tappeti mobili inclinati e scale mobili, sia perché l’obiettivo che si intende raggiungere è quello di migliorare il progetto stesso (fermo restando il rispetto della variante urbanistica già approvata e vigente), mobilitando la progettualità delle imprese specializzate del settore, dato che si tratterà di concessione di costruzione e gestione, cioè di partenariato pubblico-privato, imprese che, nella gara internazionale che sarà indetta col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, potranno proporre nelle loro offerte sistemi meccanizzati diversi e migliori (minimetrò; ascensori inclinati; sistemi integrati di varie tipologie, ecc. ...).  Il finanziamento dell’opera, infine, è in gran parte a carico dell’impresa concessionaria che avrà vinto la gara e che dopo la realizzazione avrà diritto di gestire e sfruttare economicamente l’opera (per 30 anni). La parte di finanziamento pubblico, limitata a quella che risulterà necessaria per l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento, non graverà sulla finanza locale, ma sui fondi strutturali comunitari destinati agli investimenti di questo tipo.  Al proposito si segnala che il numero di persone viaggianti su auto private e pulmann, provenienti da Enna Bassa e dalla zona Nord (Kamut-Misericordia) e diretti al centro storico di Enna alta, rilevato con apposito censimento effettuato in data 18 dicembre 2013, dalle ore 7:00 alle ore 17:30 è risultato di n. 8110 unità. I cittadini ennesi, gli studenti ed i pendolari non potranno che avere un beneficio dalla realizzazione del percorso meccanizzato, costituendo questo una moderna, valida e sostenibile alternativa di trasporto pubblico urbano, senza essere peraltro chiamati a sostenere alcun aggravio finanziario diretto o indiretto".

 

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