venerdì 11 ottobre 2002

Reddito minimo di inserimento. Conferenza stampa il 14 ottobre, ore 10,00. Hotel Sicilia - Enna.

Su iniziativa del presidente della Provincia, Elio Galvagno, lunedì p.v. si terrà una conferenza stampa per illustrare due interrogazioni al ministro del lavoro e delle politiche sociali, Roberto Maroni a firma del senatore Michele Lauria e del deputato alla Camera Giovanni Burtone, entrambi esponenti della Margherita. Oggetto delle richieste dei politici, il mantenimento del reddito minimo di inserimento, che potrà essere soppresso a partire dal 31 dicembre 2002, come annunciato dal premier Berlusconi. La misura di intervento economico, a favore delle classi più disagiate, è stata adottata dal governo dell’Ulivo nel 1999. Inizialmente riguardava 39 comuni in tutto il territorio nazionale; in un secondo momento, invece, più precisamente nel 2000, il provvedimento è stato esteso, con la legge 388, a tutte le realtà interessate da iniziative di programmazione negoziata, come i Patti territoriali, gli Accordi di programma, i Contratti d’area nel Mezzogiorno. ”La soppressione di questo strumento - così si legge nell’interrogazione del senatore Lauria - che è un ammortizzatore sociale per le aree più emarginate, sarebbe irresponsabile e colpirebbe gravemente il Mezzogiorno e la Sicilia già penalizzate dalla politica finanziaria dell’attuale Governo, mettendo in gravi difficoltà e creando pericolosi problemi di ordine pubblico in quei comuni che tra l’altro si sono distinti per un uso corretto socialmente utile del provvedimento”. I beneficiari del reddito minimo percepiscono un assegno mensile che si aggira intorno a 500 Euro e vengono utilizzati nell’ambito di un programma predisposto a livello locale. Il presidente Galvagno si dice preoccupato della ricadute negative che l ‘iniziativa del governo centrale potrebbe avere in tutta la provincia “Il reddito minimo, seppure con i dovuti aggiustamenti, è uno strumento valido per contrastare la povertà e per favorire l’inserimento sociale dei soggetti economicamente svantaggiati. In questo momento in cui si registra un trend di crescita legato allo sviluppo per la realizzazione di progetti relativi ai Patti territoriali, ai Contratti d’area, al gemellaggio tra Enna e Padova che prevede la delocalizzazione delle imprese venete nelle zone industriali dell’ennese, l’economia compierebbe un passo indietro, rispetto, invece, all‘andamento positivo riportato, tra l’altro, dagli indicatori Istat.”Il capoluogo ennese e tutto l’hinterland usufruisce del reddito minimo grazie anche all’interessamento del senatore Lauria, allora sottosegretario di Stato e dell’allora deputato alla Camera dei ds, Gaetano Rabbito, i quali riuscirono a fare inserire tutti i e venti i comuni nell’elenco degli enti locali destinatari della disposizione di legge”. Sono circa 2 mila, di cui circa 350 nel capoluogo, i lavoratori occupati nell’ambito del reddito minimo. Durante l’incontro si parlerà dei tagli previsti nella Finanziaria che prevedono i trasferimenti dello Stato a Comuni e Province e alla riduzione degli investimenti e degli incentivi alle imprese interessate ad investire nel Mezzogiorno d’Italia.


L’ Ufficio Stampa


Saranno presenti: l’onorevole Anna Finocchiaro, responsabile della commissione giustizia dei democratici di sinistra, i consiglieri provinciali dell’Ulivo e i sindaci del territorio ennese appartenenti alla coalizione di centro sinistra.





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Tags: Michele Lauria

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