Elezioni ex Province. Sarà la volta buona? Si vedrà

Il Governo regionale fissa la data delle elezioni di secondo livello

Ridare una guida politica alle ex Province siciliane, declassate anche nella denominazione a Liberi Consorzi Comunali, in Sicilia è diventata una chimera, una cosa che tutti vorrebbero ma che di fatto sistematicamente non si fa. I governi regionali passati e presenti ci hanno messo l'intenzione che purtroppo non si è tradotta mai in fatti concreti. Non è la prima volta che la Giunta di Governo fissi la data delle elezioni delibera poi che puntualmente naufraga al cospetto dell'Assemblea regionale. Una volta perchè ci si ostina a percorrere la strada della elezione diretta altre volte per dare un segnale politico al presidente di turno. E così che dal 2013 per oltre un decennio le ex Province sono governate dai commissari, che dovevano tamponare una situazione straordinaria ma che di fatto si sono trovati a gestire l'ordinarietà  con tutte le difficoltà conseguenti. Enti privati delle risorse insufficienti a garantire le funzioni e i servizi che sono rimasti in capo senza sconto alcuno, con organici sempre più ridotti, senza capacità assunzionale costretti anche a contribuire, a seguito alla legge Delrio, alla finanza pubblica con l'esborso di milioni di euro da bilanci più che risicati. Dopo un lunghissimo periodo di completo abbandono quando le ex Province erano uscite non solo dall'agenda politica ma anche dall'immaginario collettivo, sono ritornate a far parlare di sè soprattutto per la voglia della politica di introdurre la elezione diretta del presidente, per garantire una guida politica e stabile a questi enti di aria vasta, il cui depotenziamento ha prodotto seri disservizi nei territori amministrati. Abbandonata l'idea almeno per il momento di eleggere il presidente con suffragio universale, visti i ripetuti pronunciamenti della Corte, la strada da percorrere rimane una sola. Il Governo regionale ne ha preso atto e ci riprova e approva in Giunta la data delle elezioni fissata per il prossimo autunno e precisamente tra il 6 e il 27 ottobre. Il ddl ora passa all’esame dell’Ars con l'auspicio che non si mettano in moto i soliti mal di pancia e le solite imboscate. Per i commissari straordinari, nominati dal governo regionale nel settembre del 2023 dovrebbe scattare il conto alla rovescia almeno fino alla costituzione dei nuovi organi. Per avere un Presidente eletto dai cittadini i siciliani dovranno attendere l'abolizione della legge Delrio, che pare dovrebbe essere tra i punti del programma del Governo nazionale. Il condizionale è d'obbligo visto che purtroppo le aspettative sono state finora sempre disattese. 

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