Provincia. Si va al voto?

Secondo il presidente della Kore, Crocetta deve indire le elezioni

Non si fa attendere la reazione del presidente della Kore, Cataldo Salerno, all'indomani del decreto del presidente della Regione, Crocetta, che proroga di 45 giorni, a partire dallo scorso 1 gennaio, i 9 commissari delle Province regionali. 

“La proroga del commissariamento delle nove province, in assenza della contestuale indizione delle elezioni provinciali, può apparire un atto di sfida nei confronti del parlamento regionale, che tale proroga aveva espressamente negato lo scorso 28 dicembre. Il commissariamento può essere prorogato esclusivamente se, con lo stesso atto, si indicono le elezioni. 

Altrimenti si tratterebbe di un provvedimento amministrativo adottato in luogo di una proposta di legge che è stata bocciata. In altre parole, un abuso insieme con una omissione di un atto dovuto, quale è quello della indizione delle elezioni provinciali. Infatti, il 31 dicembre è scaduta la legge 7, che quelle elezioni aveva sospeso, ed è quindi ritornata pienamente in vigore la legge 9 del 1986, con l'obbligo per il governo di chiamare i cittadini alle urne. Se, nel frattempo, il parlamento regionale varerà una nuova legge, è cosa ancora da venire. Sarebbe peraltro un bene per tutta la Sicilia che si tornasse a votare per le province, che si chiudesse definitivamente un dibattito stucchevole su una questione che non interessa ai cittadini e che, finalmente, il governo e il parlamento regionale potessero dedicarsi alle vere emergenze: lo sviluppo, il lavoro per i giovani e i disoccupati, il decentramento dei poteri della burocrazia regionale ai territori. In una sola espressione, la lotta alla mafia fatta di fatti”.

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