Il Capo dello Stato inaugura il 17° anno accademico della Kore. Per Sergio Mattarella "E' una sfida vinta"

Il Rettore Giovanni Puglisi consegna al capo dello Stato le chiavi simboliche del più giovane ateneo siciliano

Un germoglio nella terra di Kore è diventato oggi un incubatore di conoscenza, di innovazione, di crescita, di dinamismo capace di sconfiggere i pregiudizi della prima ora per diventare un punto di riferimento della formazione universitaria italiana, come Libera Università. La Kore oggi non è solo il quarto polo universitario siciliano, conquistato con la forza delle idee e con il coraggio di una visione non imbrigliata, senza confini ma è anche la rinascita di un territorio, l'entroterra siciliano, definito da Sciascia "irredimibile". Per questa ragione la visita stamane del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per l'inaugurazione dell'anno accademico della Kore e del laboratorio Biomedico ha rappresentato per Enna, per i suoi concittadini, per i tantissimi giovani universitari, oltre 10 mila gli iscritti quest'anno, una giornata  carica di emozione ma soprattutto a prevalere è stato l'orgoglio per avere inseguito e realizzato un sogno. "E' una sfida vinta- ha detto Mattarella-. Questo laboratorio in cui ci troviamo di ingegneria sismica così all’avanguardia, la nuova facoltà di Medicina, il progetto di un residence per gli studenti manifestano l'importante ruolo di questo ateneo in questa zona interna della Sicilia che ha prospettive e potenzialità. Costruire il futuro del nostro Paese sulla base della competenza e della cultura ci ha consentito di superare stagioni e problemi gravi e drammatici”. Per il Capo dello Stato la centralità e il destino del mondo è oggi affidato più mai all'università e alla ricerca. "Senza l'opera della comunità scientifica il mondo sarebbe in ginocchio di fronte a questa pandemia. Abbiamo fronteggiato il virus grazie alla collaborazione della comunità scientifica, che ha lavorato senza confini. Auspichiamo che non ci siano nuove pandemie, un nemico comune che mette a rischio il genere umano dovrebbe far trovare le ragioni per il dialogo”, ha aggiunto. "Il mondo non può avere confini deve essere pronto a integrarsi e a lavorare insieme”, ha proseguito il Capo dello Stato, secondo cui il Mediterraneo deve essere "un mare di unione e di civiltà mentre, come ha ricordato papa Francesco, rischia di essere mare di insidie e pericoli”. Infine, una battuta su Patrick Zaki: "Siamo lietissimi che sia tornato in libertà". Al termine della manifestazione il rettore dell'ateneo, Giovanni Puglisi, ha donato al Presidente le chiavi dell'Università siciliana aggiungendo un sentito appello: «Non ci abbandoni».

 

 

 

 

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