Stop ai pesticidi dannosi in agricoltura. Presentato un Disegno di Legge al Senato

E' una proposta mirata alla "'conversione agroecologica" dell'agricoltura nazionale

“Stop ai pesticidi più dannosi per l'ambiente. Oggi più che mai, occorre adottare sistemi per la produzione agroalimentare che tutelino la salute umana e l'ambiente. Pesticidi e diserbanti, utilizzati principalmente per ottimizzare la produzione e soddisfare la domanda alimentare globale, sono spesso pericolosi inquinanti ambientali, con effetti negativi sulla qualità delle acque, dell'aria, sulla biodiversità e sulla salute umana. Da queste premesse, nasce il Disegno di legge sull'Agroecologia  depositato in Senato, una proposta mirata alla 'conversione agroecologica' dell'agricoltura nazionale, in grado di assicurare una produzione agroalimentare in linea con le indicazioni europee relative al Green Deal e delle politiche 'Farm to fork', di rispetto dell’ambiente, della salute e dei diritti di agricoltori e consumatori, tra l'altro, vietando, l'utilizzo dei fitofarmaci più inquinanti. Il testo è frutto di una proficua collaborazione con la deputata all’Ars Valentina Palmeri e con il dottore agronomo Guido Bissanti, esperto e saggista sullo sviluppo sostenibile e sull'agricoltura umanistica”. A darne notizia è il senatore ennese del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste. “L'abuso della chimica in agricoltura - continua il senatore - rappresenta un fattore di rischio elevato per l'intero ecosistema. Il Glifosate, per esempio, è riconosciuto come cancerogeno, eppure, le irrorazioni con questo prodotto vengono effettuate lungo le strade, le linee ferroviarie o in campo agricolo, senza tenere conto del principio di precauzione cos' come gli insetticidi a base di neonicotinoidi, che mettono a rischio le popolazioni di api, eppure vengono usati liberamente in campo aperto. Sono solo due dei pericoli che, se non saranno limitati, porteranno al collasso dei nostri ecosistemi e quindi della nostra capacità di produrre cibo e con ripercussioni gravissime sul sistema sanitario. Abolire nel nostro Paese l’uso di prodotti fosforganici, neonicotinoidi e a base di glifosato e le loro molecole derivate, sia in campo agricolo che nella manutenzione, nella gestione e nel contenimento della vegetazione spontanea, naturale, semi-naturale e forestale, - conclude Trentacoste - sarebbe un segnale politico forte, innovativo, in linea con una tendenza globale e una sensibilità ambientale sempre più diffusa, un dovere morale nei confronti delle nuove generazioni, costituendo un salto culturale che ristabilirebbe il corretto rapporto tra uomo e ambiente a tutela degli ecosistemi del Pianeta".

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