Pergusa. Ripresa l'attività di inanellamento dei volatili

Le attività di inanellamento a scopo scientifico sono autorizzate dal Libero Consorzio Comunale di Enna, ente gestore della Riserva

Sono riprese le attività di inanellamento dei volatili presso la Riserva Naturale del lago di Pergusa, interrotte a causa del lockdown . Ad eseguire la pratica, che consiste nell'attaccare un piccolo anello metallico o una piccola etichetta di plastica sulla gamba o sull'ala di uccelli soprattutto selvatici per poterli identificare, sono stati Giovanni Cumbo, della Stazione Siciliana di Inanellamento, e Rosa Termine, Biologa dell’Università Kore di Enna. Sono stati sottoposti a trattamento  500 uccelli appartenenti a 20 specie diverse. Questa tecnica consente di ottenere importanti benefici per la ricerca scientifica e per la gestione dell'ambiente, in quanto aiuta a tenere traccia dei movimenti degli uccelli e a raccogliere informazioni sul loro stile di vita. Inoltre è utile per misurare il loro accrescimento, per esaminare le condizioni del piumaggio e della cute e per avere indicazioni sull'età, sul sesso e altre caratteristiche.Dopo l'inanellamento il volatile viene lasciato libero e quindi esso è nuovamente in grado di compiere migrazioni più o meno lunghe. Ovviamente è in grado di nutrirsi, crescere ed accoppiarsi e su tutti questi aspetti si possono ricavare informazioni utili in ornitologia. L'inanellamento quindi non è altro che una "marcatura" individuale degli uccelli. Tale studio consente anche di tracciare le rotte percorse dai diversi uccelli migratori ed individuare le zone nelle quali sostano per cibarsi e riposare durante il loro viaggio. Utile anche per la pianificazione e l’attuazione di corrette strategie di conservazione della biodiversità. Relativamente alla nostra area protetta, infine, consente di aggiungere sempre nuove specie, anche elusive e/o rare, al corposo elenco faunistico del Lago di Pergusa. Nel corso di questa attività è stato inanellato l’Assiolo, Otus scops, un piccolo rapace che di notte va in giro per cibarsi soprattutto di insetti la cui specie rientra nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), oltre ad essere protetta sia dalla Legge 157 del 1992 che dalla Convenzione di Berna. Le altre specie inanellate sono state: il Rampichino, il Tarabusino, il Merlo, l’Usignolo di fiume, l’Usignolo, la Cinciallegra, la Cinciarella, la Capinera, l’Occhiocotto, il Cardellino, la Sterpazzolina, la Passera sarda, la Passera mattugia, lo Storno nero, la Rondine, il Balestruccio, il Forapaglie, il Cannareccione e la Cannaiola; quest’ultima è la specie dominante nel periodo estivo, la quantità notevole di grasso rilevata in molti esemplari dà l'indicazione che tale specie è pronta per affrontare il viaggio di ritorno verso il sud del Sahara dopo aver trascorso a Pergusa la primavera e l’estate per nidificare” ha comunicato Rosa Termine. Le attività di inanellamento a scopo scientifico, autorizzate dal Libero Consorzio Comunale di Enna, ente gestore della Riserva, si svolgono con il sostegno  dell’associazione “Accademia Pergusea”. 

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