Coronavirus. Lettera ad un bambino per spiegare cos’è

Come stanno vivendo i bambini l'isolamento, la mancanza di relazioni, di attività di cui erano prima sommersi a volte anche travolti. Bambini che non hanno prima d'ora conosciuto l'ozio o meglio il dolce far niente. E soprattutto quali sono le loro paure e cosa pensano di questo mostro invisibile. Non è facile spiegare loro cosa sta succedendo alle vite di ciascuno di noi nel mondo, ma bisogna farlo. Come? Scrivendo, magari, loro una lettera come ha fatto, Daniela Accurso, giornalista e scrittrice al suo amato nipotino Francesco.   

"Caro nipote, tu mi chiedi spiegazioni ed io ho il dovere di dartele. Siamo nel 2020, ci saremmo aspettati grandi cose, come i mezzi di trasporto con le ali.Tu mi chiedi: nonna voglio tornare un bambino normale. Ma esiste un nemico spietato, come quando giochi coi tuoi amichetti a guardie e ladri, che non ci sono, li combattete, ma non si vedono. Ecco quello che sta accadendo a noi adulti, combattiamo un virus che si chiama Corona per la sua forma dal nome evocativo, come nelle fiabe.Tu l'avresti chiamato virus malefico.

Nel 1612 impazzava la peste. Blase Pascal, un noto matematico fisico e filosofo francese diceva: non possiamo farci niente, ed allora non ci pensiamo. 

Facciamo questo gioco? Pensa ad altro, ai cartoni, ai video games, alla whi. Tutto comincia a febbraio, con la Cina e le figure imbracate in tute spaziali, come se fosse Carnevale. C’è chi dice che abbiano mangiato carne di pipistrello cruda, chi che qualcuno abbia fatto strani esperimenti, come il gioco del Piccolo chimico. E sai come si chiama questa diffusione? Pandemia. Addio settimana bianca, addio lezioni di tennis, feste di compleanno. Il virus corre veloce al Nord, tanta, ma tanta gente va in cielo. Nonna ma c’è tutto questo spazio?

Cosicché tutto precipita. Voi non vi scoraggiate siete più bravi degli adulti. Come piccoli soldatini accettate le regole. Al mattino video conferenza come se foste a scuola, pomeriggio compiti e dopo vi siete organizzati, tra Lego, Alvin e film per bambini. Prendete ogni novità con curiosità. E poi è bello alzarsi più tardi al mattino e trovare mamma e papà a casa. 

Ma io voglio uscire! Fai conto che siamo dentro un gigantesco gioco dell’oca, andiamo avanti, ma possiamo tornare indietro, anche alla prima casella. È il dado che il Coronavirus butta sul tavolo della nostre vite, come il gioco dell'oca.

Il virus non dorme mai.Tanti esperti sono sulle sue tracce, come Sherlock Homs. Chiudi gli occhi ed immagina di abbracciare tutti i bambini del mondo. I pensieri lasciali a noi.

Addormentati con Rabbyt e fai sogni belli. Prima o poi si avvereranno".

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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 3428

Tags: Daniela Accurso coronavirus

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