martedì 26 febbraio 2008

Chiude la Banca d’Italia. Interviene il presidente Salerno

A proposito della chiusura della Banca d’Italia, il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, interviene e afferma “È stata una scelta politica, perciò la decisione della Banca d'Italia di chiudere in Sicilia le sole sedi di Enna e di Siracusa va urgentemente sospesa e riesaminata. In mancanza di criteri comprensibili, la decisione appare infatti punitiva nei confronti delle due sole province che hanno eletto un presidente Ds. Si tratta di una coincidenza sospetta. Se si considera che il piano, che adesso Banca Italia vuole applicare, nasce durante il governo Berlusconi, si ha motivo di ritenere che Enna e Siracusa siano state scelte con criteri politici. Come si spiega, altrimenti, la decisione di chiudere la sede della quarta città della Sicilia? E come si giustifica la chiusura degli uffici nella città sede della quarta Università siciliana? È bene che Banca Italia ci dica con chiarezza a quali logiche rispondono i suoi piani. Anche se Banca Italia gode di ampia autonomia, chiediamo che il governo nazionale si impegni affinché scelte così importanti siano assolutamente trasparenti e vengano pertanto sospese fino a che non si abbia piena pubblicità e comprensibilità dei criteri effettivamente seguiti. Condivido, intanto, la rivendicazione della proprietà dei locali della sede ennese da parte del sindaco di Enna: ritengo che, nel caso di chiusura della Banca d'Italia di Enna, il palazzo diventi automaticamente di proprietà del Comune, dal momento che il suolo fu donato dal Comune per la realizzazione della sede provinciale della Banca. Insomma, Banca Italia non caverà un solo centesimo dalla sciagurata decisione di chiudere Enna, che va quindi assolutamente revocata. “


L’ufficio Stampa

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Autore: Rossella Inveninato
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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 1713

Tags: Cataldo Salerno chiusura Banca d’Italia

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