Il 60% degli Italiani vuole le Province, tanto che si è recata alle urne per ribadire anche il niet sugli Enti da non cancellare nella Costituzione. La legge, però, quella legata al(tra) passato Governo Renzi, con la normativa Delrio che indicava il voto indiretto.L’agonia continua e la contraddizione impera.Se gli Enti di secondo grado restano nello status per il quale sono nati, cosa significa ribadire, da parte della Corte Costituzionale, una normativa superata dallo stesso referendum? Insomma, il fatto da creare scompiglio è uno: tutto da rifare. Si perchè l’Ars aveva, a suo tempo votato una sorta di Delrio modificata. Adesso, invece, deve di nuovo, la normativa andare in Commissione e poi in Aula, copiando letteralmente il testo nazionale.Ricordiamo che l'Assemblea regionale aveva votato un disegno di legge che prevedeva l'elezione diretta di presidente, della sua giunta e del consiglio provinciale, varata con una maggioranza trasversale ed immediatamente adesso impugnata dal Consiglio dei ministri del governo Gentiloni. Secondo i giudici della Corte costituzionale la normativa siciliana faceva venire meno la semplificazione, avviata nel resto del Paese con la legge Delrio. Quindi rimane il vecchio testo che prevede l'elezione di secondo grado tra sindaci e consiglieri comunali senza alcun compenso aggiuntivo.La Sicilia di fatto, con il voto dello scorso agosto, mirava a fare rivivere di luce propria le Province esattamente come prima. La notizia della bocciatura a palazzo dei Normanni ha lasciato tutti colti da una sorpresa inspiegabile. Nell’aria si respirava la certezza di una elezione diretta a suffragio universale.Il primo step passa al presidente della Regione, Musumeci che assicura “si voterà al più presto”. Ma, a conti fatti, con l’arrivo della pausa estiva, la discussione ed il relativo approfondimento a sala d’Ercole avverrà non prima di fine settembre. A quel punto di dovrà decidere la data, e si arriva a dicembre. Nel 2019, forse,( meglio non alimentare alcuna certezza), si avvierà la procedura per la elezione indiretta.Gennaio? Febbraio? A quel punto meglio la primavera.Chi ha mai votato in inverno, seppure i cittadini non saranno coinvolti. E la storia delle Province resta infinita….