Un fitto dossier di numeri snocciolati dalla commissaria straordinaria dell'Ente, Angela Scaduto, accompagnata dai dirigenti Guarrera e Buscemi.L'interlocutore è l'assessore regionale al Bilancio, Baccei, ed i suoi tecnici, che forse non credono al disastro degli enti di secondo livello.
E lo vogliono verificare di persona. Questo il motivo dell'incontro di ieri l'altro alla Regione, negli uffici di via Notarbartolo. Una presa di coscienza, un allargare le braccia a Scaduto & c. che non hanno più cosa tagliare. I dirigenti? quasi tutti in pensione. Le partecipate? Non ne esistono più, se non una, forse.
Incarichi? E chi ne affida? Pure i buoni pasto ormai sono una meteora. Per non parlare dello straordinario. Evanescente e minimo, ma solo per i dipendenti che svolgono servizi cosiddetti essenziali.
"Abbiamo fatto il punto (drammatico) della situazione-fa sapere la Commissaria, che ha salutato l'assessore con uno speranzoso arrivederci".
Niente commenti, da parte dello staff di Baccei, ma tanti appunti di cui gli esperti si prodigavano a prendere nota.
Che sia la volta buona che l'assessore inviato dal premier Renzi si faccia convinto e dia ragione agli Enti ed ai suoi rappresentanti?
Da Roma, così come tante volte ha dichiarato in ufficiali riunioni un assessore di Crocetta, considerano i siciliani i furbetti della politica. E questo, forse, ha danneggiato l'immagine, al punto che l' S.O.S. drammatico lanciato dalle 9 Province siciliane sia stato preso un po' sottogamba?
Chi ne può sapere. Fino a quando l'Ars non fa la sua parte; fino a quando l'aula il prossimo martedì 22 non vota la legge. Basterà una unica seduta? E quale sarà la legge, quella già pronta o la Delrio? Nessuno, ma proprio nessuno azzarda previsioni.
Ci sono due incognite che incombono su dipendenti ed utenti: il Governo romano sbloccherà la somma destinata in parte delle ex Province? Ed ancora quale sarà la fine dei dipendenti che non potranno più seguire le funzionie perchè cesseranno e si dovranno spalmare in altri fantomatici enti?