Le ex Province? Il più gigantesco flop di Crocetta

CGIL, CISL E UIL insieme contro politici e commissari

 Che dire? E' stato il flop del flop del flop. 

Si mobilitano finalmente le organizzazioni sindacali  regionali della Funzione pubblica ,fino a questo momento in religioso silenzio, forse in attesa di qualche segnale positivo da parte del Governo siciliano.

Che non è arrivato.

Mentre l'Ars si dimena, con una maggioranza ballerina, cercando di approvare una Finanziaria  sempre più lacrime e sangue, ecco finalmente scendere in campo le organizzazioni sindacali   che se la prendono,tra gli altri, con i 9 commissari straordinari, mittenti di  missive al vetriolo destinate  al Governatore Crocetta.

“Governo ed Ars  non perdano più tempo o sarà un disastro-scrivono in un comunicato congiunto- Il ritardo grave ed increscioso rischia di determinare a breve  un crac  senza precedenti  nell’ ambito della pubblica amministrazione”.

Palazzotto-Cgl,Caracausi-Cisl,Tango-Uil, puntano l’indice contro il Governo e l’Ars che "non hanno più alibi”.

Le risposte sono doverose, necessarie ed immediate sia sul piano “istituzionale che funzionale”.

 Attaccano i sindacati anche i commissari nominati da Crocetta che nelle loro missive accennano a  paventati licenziamenti di massa,dimostrando apertamente di portare  a compimento il disegno affidato dal Governo siciliano.”

Le richieste dei vertici delle ex Province, secondo i sindacati, sono quelle già proposte da loro stessi,nel corso di questi lunghi 4 anni di vuoto amministrativo nelle ex Province, governate da commissari che si sono succeduti. 

Ad Enna, il (negativo) primato. Cinque  i dirigenti regionali che si sono avvicendati, tranne il primo,un vice Prefetto.

 E nonostante la buona volontà degli altri non si è assicurata la continuità amministrativa, a danno irreparabile  di  funzioni e a discapito di dipendenti, orfani di una guida politica.

Ciliegina sulla torta la questione più allarmante : la mancanza di fondi per le ex Provicne. Che non sono più tali ,ma non sono ancora Liberi consorzi. 

Un piradelliano modus della politica, senza precedenti i nelle pubbliche amministrazioni e non solo nell'Isola.

 Adesso i sindacati vogliono risposte.

”Si tratta di un ennesimo schiaffo ai dipendenti-riferendosi alla inziiativa dei commissari - che rispediamo   ai mittenti, chiedendo alla Politica  che si proceda senza indugio  all’ approvazione della riforma ed al pieno sostentamento finanziario degli Enti.” 

Non si fermano qui i rappresentanti dei lavoratori i e preannunciano una grande mobilitazione  a carattere generale, per garantire ai cittadini i servizi essenziali, come la manutenzione delle strade,delle scuole, dell’assistenza ai disabili”.

E intanto su Facebook continua la campagna anti Crocetta, da parte dei cittadini,  con l'invito a partecipare alla mobilitazione generale prevista per il 30 marzo a Palermo.  

Tra disoccupati, dipendenti pubblici allo sbaraglio, precari sempre più precari, sta scoppiando il sistema Sicilia.

Se la politica non prenderà in mano le redini della gestione amministrativa, le elezioni saranno sempre più vicine e gli utenti-cittadini ,così come promettono, diserteranno le urne. 

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