Vaccini. I bambini costretti a girare l’ospedale

Al di sotto dei 12 anni i piccoli non possono accedere al nosocomio ed invece....

Le soluzioni non sono arrivate e le lamentele fioccano senza fine

Ce ne siamo occupati nei giorni scorsi. Ma ritorniamo sull’ argomento perché ci sta a cuore. 

Il centro vaccinazioni è sempre sotto i riflettori. I piccoli devono seguire un percorso obbligatorio, prima di arrivare a destinazione. Praticamente percorrendo corridoi del nosocomio, dove transitano malati di ogni genere.

Innanzitutto i bambini, se non hanno raggiunto l’età di 12 anni, non possono accedere negli ospedali. Primo punto. 

Ed invece all’ "Umberto I" non è così. 

Il responsabile del servizio, dottore Franco Belbruno, che abbiamo contattato telefonicamente, ci ha chiesto di raggiungerlo e di non parlare via cavo.

Proviamo così a cercare il dottore Salvatore Barbera, componente dell’Osservatorio della sanità ennese, con a capo Ezio De Rose, presidente anche del Consiglio comunale di Enna.

Il medico ci mette a parte di un documento, inoltrato ai vertici sanitari dove emergono le criticità dell'ospedale, tra cui  l'inadeguatezza dell'ubicazione del centro che si trova nel "cuore" dell'ospedale.

Non risulta che altri  centri di vaccinazioni si trovino all'interno di strutture ospedaliere, costringendo i piccoli alla promiscuità con altri malati,come, tra le altre, Caltanissetta ed Agrigento".

 La soluzione? Ridurre i rischi per i bambini,individuare locali decorosi e soprattutto non perdere più tempo.

 La questione coinvolge l'intero Osservatorio e attraverso il suo presidente, De Rose, garantisce di non abbassare la guardia.

     

 
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