mercoledì 28 maggio 2003

Ato. Concluso l’iter per la gara del gestore unico.

L’assemblea dell’Ato acqua, n.5, presieduta dal presidente della Provincia uscente, Elio Galvagno, si è riunita ieri mattina, martedì, per trattare i seguenti punti all’ordine del giorno: approvazione disciplinare tecnico allegato alla convenzione di gestione; approvazione schema disciplinare di gara per l’affidamento del servizio idrico integrato Ato; approvazione regolamento servizio economato. L’assemblea, che si è insediata nel gennaio del 2002, ha così ultimato l’iter che prevede l’indizione della gara per l’affidamento al gestore unico del servizio idrico integrato. Si chiude così un iter che assegnerà ad un solo organismo il delicato compito di assicurare il servizio nella sua piena efficienza.
L’Ato n.5, che vede l’adesione di tutti i comuni del territorio, è un organismo, per legge istituito dalle Province regionali, cui è affidato il compito di gestire le risorse idriche, dalla captazione di sorgenti e falde fino alla depurazione e allo smaltimento dei rifiuti, al riciclaggio dell’acqua. L’ente Provincia detiene il primato in Sicilia per avere costituto la prima Ato, a cui se ne affiancheranno altre 8, questo, difatti, è il numero di ambiti territoriali individuati, che saranno dislocati in ogni capoluogo di provincia. La riforma del settore idrico integrato è stata avviata nel ’94 con la legge Galli, nell’ambito della industrializzazione del settore. Alle Regioni spetta il compito di definire gli Ato e alle Province, riunite in Ato, il compito di affidare il servizio idrico integrato a privati. L’Unione Europea, per la Sicilia, ha stanziato, il 70 per cento dei finanziamenti destinati al ciclo integrato delle acque. Il lavoro dell’Ato si è svolto a tappe. In una prima fase i responsabili della Sogesid, la società per azioni del ministero del Tesoro, e i tecnici di tutti e 20 i comuni dell’ennese, aderenti all’Ato, hanno lavorato insieme per la rilevazione degli impianti e delle reti, al fine di verificare il reale stato in cui si trovano le strutture. Lo screening è utile perché è stato predisposto, in un secondo momento, il piano di ambito, a cura della Sogesid, così come prevede un dispositivo del Governo centrale che designa la società come responsabile per la redazione dei progetti in tutto il Paese. “E’ stata una vera e propria ricognizione - spiega Galvagno - che ha consentito di venire in possesso di dati significativi per soddisfare il fabbisogno dei comuni in termini di reti e di impianti. La stesura di un “parco” progetti è un impianto indispensabile, tra l’altro, ai fini della richiesta di finanziamento all’Unione Europea oltre 15 mila miliardi delle vecchie lire per il sistema idrico integrato”. In Sicilia sono stati individuati 9 Ato, uno per ogni capoluogo di provincia, a fronte dei 90 organismi tracciati nella mappa della riorganizzazione del servizio idrico in tutta Italia. Il lavoro realizzato dalla Sogesid è indispensabile in ordine alla definizione della tariffa idrica da applicare ai soggetti che fanno parte dell’Ato.

Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso

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