Compiuto un primo passo verso la definizione dei nuovi confini territoriali del libero consorzio di Enna.
Si è tracciato ieri nel corso del Consiglio comunale allargato che si è tenuto all'Auditorium dell'università Kore di Enna al quale hanno preso parte i rappresentanti di 19 comuni dell'ennese e dei nove comuni del messinese e precisamente di Caronia, Castel di Lucio, Capizzi, Mistretta, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano, Santo stefano di Camastra, e Tusa.
Grande assente, ma senza poi tanta meraviglia, il comune di Piazza Armerina che da più parti ha manifestato l'incontenibile smania ad abbandonare il consorzio di Enna, per traghettare probabilmente in quello di Catania.
I presenti hanno non solo manifestato ma anche confermato il loro interesse a costituire il libero consorzio ennese che con l'ingresso dei comuni del messinese si conquisterebbe il tanto sognato ed agognato sbocco al mare.
In questo modo il territorio ennese supererebbe la soglia dei 200 mila residenti. Sono, infatti, complessivamente 23 654 abitanti dei nuovi comuni che si sommano ai circa 177 mila dell'ennese.
Le opportunità ma anche le criticità sono state oggetto del dibattito politico che ha messo da più parti a nudo come la legge di riforma degli enti intermedi sia vaga e soprattutto ancora priva di contenuti.
Serve chiarezza hanno ribadito sulle competenze dei nuovi liberi consorzi.
" Sono dubbi che abbiamo tutti e che dobbiamo affrontare- ha detto il sindaco di Enna Paolo Garofalo- il nostro intento politico è quello di mettere in atto un progetto di sviluppo territoriale e culturale Ritengo che abbiamo imboccato la strada giusta consapevoli che tante sono le difficoltà da affrontare. Siamo uomini di montagna e non arretreremo".
Maggioranza e opposizione hanno fatto quadrato attorno al progetto che comincia a prendere realmente corpo.
Per il presidente del Consiglio, Maurizio Bruno è stato un momento emozionante " Stiamo definendo- ha detto- la nostra nuova casa".
Due i documenti prodotti , uno la dichiarazione di intenti dei nove sindaci del messinese, l'altro sottoscritto all'unanimità dal Consiglio comunale di Enna che da l'avvio al processo di allargamento del perimetro della ex provincia.