Martedì prossimo, la legge sulla soppressione delle Province approda in aula dopo il ritiro di giovedì. Occorrono 46 voti perchè il disegno di legge diventi operativo. Se il Governo riesce a racimolare la maggioranza, viste le recenti spaccature con l'UDC che, a quanto sembra non porteranno a nulla di buono, immediatamente dopo si dovrà approvare un altro disegno di legge, già esitato dalla Commissione Affari istituzionali, a firma del presidente Cracolici, che individua un arco di tempo di sei mesi per assegnare ai liberi consorzi la giusta temporalità al fine di costituirsi e di potere operare.
Questo significa che la proroga ai commissari è quanto mai scontata. Anche se, a quanto si vocifera negli uffici dell'avvocatura della Regione, non si dovrebbe trattare di una proroga ma di una nomina ex novo.
L'incertezza in queste ore all'Ars regna sovrana sembra che anche i deputati della maggioranza, ormai, non siano in grado di fare pronostici sulla legge di soppressione delle Province sul cui esito si gioca la credibilità del Governo Crocetta. E nonostante gli appelli del Governatore, c'è chi giura che non sarà così scontato realizzare i corsorzi dei comuni e le città metropolitane.